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Brunetta: “Banche su orlo fallimento, Renzi prima toglie disturbo meglio è”

 

“Il sistema bancario italiano è sull’orlo del fallimento. La notizia è su tutte le prime pagine dei principali quotidiani finanziari internazionali. Financial Times, Wall Street Journal, Bloomberg, solo per citare quelli più importanti, parlano apertamente di nuova crisi finanziaria internazionale innescata dal crollo delle banche italiane per effetto dello spaventoso ammontare di crediti inesigibili che esse detengono, pari al 17% dei crediti totali. Crediti spazzatura che nessun acquirente vuole comprare.

Le statistiche parlano di un disastro finanziario senza precedenti. Nell’ultimo anno, il FTSE MIB banche ha perso il 60% del suo valore. A questa débâcle, che non ha precedenti nella storia, hanno contribuito le principali banche del paese. MPS, per anni il polmone finanziario della sinistra, ha perso l’83% in un anno, per effetto dei suoi 47 miliardi di crediti inesigibili che pesano come un macigno sul suo bilancio e che nessuno sa come smobilizzare. Unicredit ha perso il 69%, CARIGE e Banco Popolare l’81%,  Intesa SanPaolo il 49%. Le cronache di Borsa ci riportano ormai quotidianamente raffiche di sospensioni dei titoli bancari per eccesso di ribasso o perché in assenza di acquirenti i titoli non riescono nemmeno a fare prezzo.

Per potersi riprendere, il sistema italiano avrebbe bisogno di capitali freschi per almeno 40 miliardi di euro. Soldi che, al momento, il Tesoro non sa dove andare a trovare. A seguito della direttiva bail in, infatti, gli Stati non possono più intervenire per salvare le banche in dissesto. Lo dovrebbero fare i privati, come nel caso delle 4 banche recentemente fallite, a partire dalla famigerata Banca Etruria, che hanno mandato sul lastrico decine di migliaia di risparmiatori.

Tutto questo sta accadendo nel silenzio della stampa di regime, che pensa soltanto a scrivere delle lotte interne al Partito Democratico, quando il risparmio di milioni di italiani è a rischio. Dall’esecutivo tutto tace e non si capisce se il silenzio è dovuto al disinteresse o all’incapacità di trovare soluzioni. Questo è un momento estremamente grave per il nostro paese, e Renzi e il suo governo mostrano, ogni oltre ragionevole dubbio, la loro inadeguatezza. Prima tolgono il disturbo meglio è”.