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CENTRODESTRA. Unità!Si ricomincia a far sul serio. Alleanza vera, di ideali e di programmi, non una coesione friabile come la pastafrolla

 

bERLUSCONI

 

L’unità del centrodestra muove i primi rinnovati passi. Non siamo più alle intenzioni, ma alla sostanza di una proposta. Forza Italia, alla scuola del Presidente Berlusconi, vive la responsabilità di questa unità non come una tattica di breve periodo, ma come un disegno forte di futuro. Non si tratta soltanto di vincere questa o quella battaglia elettorale, ma di offrire agli italiani una vigorosa alternativa di speranza per la prosperità del nostro popolo.

Il primo appuntamento con cui questo progetto deve fare i conti e dar frutti è il voto per la Regione Calabria. I dirigenti di Forza Italia, espressivi di quella importante realtà, sono al lavoro e non intendono lasciar spazi a equivoci. Non ci sarà modo per la sinistra di trovarsi davanti un centrodestra sparpagliato. L’occasione è troppo importante per il bene dei cittadini calabresi ma anche per spalancare nuove prospettive di benessere e di sicurezza per l’Italia intera, oggi angosciata  da una crisi economica e morale cui il governo sta rispondendo con promesse vuote e tasse crescenti.

Noi vogliamo e dobbiamo dare il  segno della piena coesione ideale e programmatica delle forze di cambiamento alternative alla sinistra.

Non cerchiamo una unità di pastafrolla, dolce al palato ma friabile e incapace di pensare e tradurre in atti durevoli i propri accordi. I sondaggi, che riproduciamo, attestano che il centrodestra, che ora è purtroppo solo somma aritmetica, ha una distanza di pochi punti rispetto a un Partito democratico che gode di un coro televisivo e giornalistico di adulazione continua. Una distanza inferiore a quella che nel febbraio del 2013 il centrodestra genialmente guidato da Silvio Berlusconi colmò sfiorando il successo (che in realtà ci fu, ma fu negato grazie al gioco delle schede nulle e bianche…). Lo fece con programma e valori pienamente condivisi con tutti coloro che oggi chiamiamo a un raduno concorde e responsabile. Dai, che ce la facciamo! Ideali, valori, programmi sono più importanti delle tattiche legittime ma di corto respiro, e dei personalismi o campanilismi che fanno il male di chi li impugna e soprattutto della nostra gente.