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BERLUSCONI. Il sentimento di amore per il popolo ebreo alla base del paragone con i figli

 

Berlusconi

 

Ci fosse bisogno di una prova in più della volontà diffamatoria nei confronti di Berlusconi e della sua famiglia, eccola. Bruno Vespa ha diffuso l’ennesima briciola della sua intervista con il leader dei moderati che uscirà nel suo libro. Questo, ovviamente, impedisce di apprezzare il contesto, invece che un passaggio nell’incedere di un discorso, diventa un’affermazione assoluta, grazie a una estrapolazione facilmente deformabile. Ecco comunque le parole di Silvio Berlusconi: “I miei figli dicono di sentirsi come dovevano sentirsi le famiglie ebree in Germania durante il regime di Hitler. Abbiamo davvero tutti addosso”.

 

Impressiona che si siano mobilitati contro Berlusconi i comunisti del Sel e i loro soci del Pd. Ovvio, qualsiasi paragone, come dicevano i latini, “claudicat”. Resta il fatto lampante dell’amore. L’amore di Berlusconi per i suoi figli. E dunque per le persone cui li assimila. È così ovvio. Stabilire infatti una similitudine tra il dolore dei propri figli, quanto di più caro abbia un uomo e un padre, e la persecuzione degli ebrei non è affatto la banalizzazione di una tragedia immane, semmai dimostra il sentimento di condivisione che anima il presidente Berlusconi nei confronti di questo popolo.

 

Il resto è deformazione ad opera di ipocriti, strumentalizzazione volgare dei soliti sepolcri imbiancati. Spiace che dirigenti autorevoli della comunità ebraica non abbiano riflettuto su questi elementi. Se non altro ragionando sulla storia di Berlusconi e sulle sue azioni. Sin dall’infanzia Berlusconi è stato educato dalla madre e dal padre a considerarsi spiritualmente ebreo. Da presidente del Consiglio è stato il leader europeo più deciso a combattere l’antisemitismo e a mettersi dalla parte di Israele, quando si è messa in discussione l’esistenza stessa dello stato ebraico.

 

E, sia detto a proposito di Partito democratico, così bravo a stracciarsi le vesti, guardi nel suo album di famiglia. In quello di Forza Italia non si troveranno mai fotografie del nostro leader mentre marcia a braccetto di Hezbollah.

 

 

PER APPROFONDIMENTI, CONSULTA “IL MATTINALE – 07 novembre 2013”