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Brunetta: Rifiuti, “Meno male che l’Europa c’è”

 

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“Sui rifiuti a Roma continua il colpevole silenzio degli amministratori locali mentre si moltiplicano le iniziative delle associazioni di cittadini e di alcuni operatori specializzati. Da oltre tre mesi chiedo al ministro Orlando, al sindaco Marino e al governatore Zingaretti di dire, con chiarezza e in modo esaustivo, quali sono le soluzioni adottate per fronteggiare e, soprattutto, per superare l’emergenza rifiuti nella Capitale. Nessuna risposta convincente è ancora arrivata.

 

Le domande sono sempre le stesse e l’assenza degli amministratori cittadini accresce le preoccupazioni. Zingaretti e Marino si limitano a generiche rassicurazioni e a vuote promesse di intervenire ‘entro Natale’. Tutti sanno che in alcune discariche del Lazio è ancora portato il rifiuto non trattato ma le amministrazioni insistono a dire che non esiste più il rifiuto tal quale, perché?

 

Se i rifiuti della raccolta indifferenziata, secondo le regole europee, devono essere trattati prima di arrivare agli impianti di smaltimento e se gli impianti TMB attuali sono insufficienti per oltre 800.000 tonnellate anno e inadeguati secondo l’Europa, dove finiscono i rifiuti della capitale e dove i residui dei trattamenti? Se la raccolta differenziata è ancora molto lontana dagli obiettivi del Patto per Roma, nel 2013 il 40% della raccolta complessiva, cosa si intende fare nei prossimi mesi?

 

Mentre Zingaretti e Marino tacciono l’Europa, per fortuna, non gira lo sguardo dall’altra parte e, grazie anche all’iniziativa di Roberta Angelilli, vicepresidente dell’Europarlamento, di alcune associazioni di cittadini e di molti europarlamentari mantiene alta l’attenzione sui rifiuti a Roma, pronta a aprire una nuova procedura d’infrazione contro il nostro Paese. L’ordine del giorno del 26 novembre 2013 della Commissione per le petizioni del Parlamento europeo prevede la discussione di ben quattro petizioni sulla discarica del Divino Amore. Una delle petizioni mandate a Bruxelles reca la firma dell’eurodeputato Alfredo Pallone e di altri quattro rappresentanti presso il Parlamento europeo e richiama l’attenzione sul mancato rispetto delle direttive europee nella scelta della Falcognana.

 

Su Falcognana nessuno ha ancora mostrato un progetto o garantito che non è, allo stato attuale, una discarica abusiva ma di cui Ignazio Marino continua a dire che – servirà solo per le emergenze-. Qualcuno, per favore, informi il sindaco di Roma che la città è in emergenza da anni e che a Falcognana mancano tanti, troppi, passaggi amministrativi prima di poter essere autorizzata a ricevere rifiuti urbani.

 

Se qualcuno pensa di prolungare il silenzio o di spandere nebbia per abbassare il livello di guardia si sta sbagliando di grosso, l’Europa c’è e a Bruxelles non hanno alcun timore a dire le cose come stanno”.