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Brunetta: “Da Bonafè ignoranza crassa, nel 2011 nessuna lettera Ue a Italia”

 

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“L’onorevole Simona Bonafè dovrebbe studiare e documentarsi con maggiore attenzione. Nel 2011 non arrivò nessuna ‘pesante lettera di richiamo dell’Ue per le miopi politiche economiche portate avanti’ dal nostro esecutivo, come invece sostiene la sbadata europarlamentare democratica.

Ecco la cronologia dei fatti di quel 2011. Il 23-24 giugno il Consiglio europeo approva il Def del governo Berlusconi: i conti pubblici sono in ordine. In luglio e agosto si scatena la speculazione finanziaria che prende di mira il nostro debito sovrano, e la Bce (il 5 agosto) scrive una lettera a doppia firma Trichet-Draghi (il primo ancora in carica, il secondo solo nominato). Alla lettera della Bce il governo risponde con la manovra di agosto. Non ci sono successivamente altri richiami da parte dell’Unione europea, ma solo una lettera di impegni del governo italiano (del 26 ottobre) ai presidenti della Commissione e del Consiglio europeo. Lettera di impegni per riforme economiche e sociali accolta con plauso la sera stessa del 26 ottobre 2011 dal Consiglio europeo. Impegni in gran parte realizzati con provvedimenti inseriti nella legge di stabilità.

Prima di parlare l’onorevole Bonafè dovrebbe avere il buon gusto di studiare. Se vuole le mando qualche libro per documentarsi, o le consiglio qualche seminario di formazione sui fatti del 2011, anzi mi offro per darle alcune lezioni private. Questi esponenti renziani sono giovani, ed io buono di cuore.

Dopo questo svarione, frutto di ignoranza crassa e pregiudizio ideologico degno di miglior causa, l’onorevole Bonafè dovrebbe chiedere scusa, e magari vergognarsi anche un po’, solo un po’”.

Un’ultima richiesta a Matteo Renzi: ma non ha proprio nessun altro a disposizione, un po’ più attrezzato della giovane Bonafè, per interloquire e ribattere agli avversari politici?”.