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Brunetta: Jobs act, “Montagna ha partorito topolino, FI denuncerà trucchi Renzi”

 

Renzi

“Finalmente la montagna ha partorito il topolino. Abbiamo l’emendamento che il Pd, in Commissione Lavoro, ha concordato con il governo. A parte le molte imperfezioni dal punto di vista legislativo (in particolare non si fa riferimento ai soli licenziamenti illegittimi e si invoca una certezza dei termini di impugnazione già prevista nel ‘collegato lavoro’ – L.n.183/2010 – grazie all’opera del governo Berlusconi), che ci inducono ad attendere la predisposizione del decreto delegato, il nuovo testo resta ambiguo e consegna ai giudici una grande discrezionalità nel valutare la legittimità o meno del licenziamento disciplinare, la tipologia che costituisce il ‘cuore’ del problema del recesso.

Forza Italia non ha mai creduto che la dozzina di parole scritte nel testo approvato dal Senato (contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti in ragione dell’anzianità di servizio) fossero idonee a fornire un quadro di legittimità costituzionale ad una revisione profonda della disciplina del licenziamento individuale. Il problema del rapporto con l’articolo 76 della Costituzione resta tuttora aperto, dal momento che non è dato sapere quali saranno le ‘specifiche fattispecie’ in cui opererà la sanzione del reintegro.

A questo proposito si è persino scritto, nei giorni scorsi, che, nel caso di licenziamento disciplinare, la reintegra dovesse essere contemplata allorché il datore avesse accusato il lavoratore non già di una grave mancanza, ma addirittura di un reato poi risultante insussistente. Ma a chi spetterebbe accertare se un reato è stato commesso o meno? Non al giudice del lavoro, ma a quello penale. Così, per chiudere il caso del licenziamento si sarebbe dovuto aspettare che la  sentenza penale fosse passata in giudicato.

La soluzione proposta in un emendamento di Forza Italia sarebbe stata più chiara e lineare. Noi proponevamo che nel caso di licenziamento disciplinare giudicato illegittimo il datore, sanzionato con la reintegra, avesse la facoltà di optare per il versamento di una indennità da stabilire sulla base di parametri certi e predeterminati e sottratti quindi alla discrezionalità del giudice.

Forza Italia, comunque, continuerà la sua battaglia, denunciando agli italiani i trucchi che hanno contraddistinto la vicenda del Jobs Act Poletti 2.0 dove si sono spese, spesso a vanvera, molte più parole che realizzato fatti concreti e norme effettive ed efficaci’’.