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Brunetta: Governo, “Sull’Imu sfidiamo Letta”

 

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“Commentando il disegno di Legge di stabilità presentato al Parlamento e all’Europa, il presidente del Consiglio, Enrico Letta, lo scorso 18 ottobre assicurava: ‘La Service tax sarà molto meno della somma di Imu e Tares’, vale a dire di quanto pagato nel 2012 con il governo Monti. Prendiamo ovviamente in parola il premier, ma i conti non tornano.

 

Fino al 2012, prima dell’introduzione dell’Imu da parte del governo Monti, il gettito derivante dalla tassazione sulla casa, i terreni, i capannoni industriali e i locali commerciali ammontava a circa 20 miliardi di euro all’anno. Con l’Imu di Monti, nel 2012, il gettito dell’Imu ha portato nelle casse dello Stato e dei Comuni, inclusi gli aumenti di aliquote effettuati da questi ultimi (che hanno sfruttato all’80% i margini della propria autonomia impositiva), 23,7 miliardi di euro, di cui 4 miliardi dalla tassazione delle prime case e 19,7 miliardi dal resto degli immobili.

 

Nel 2013, tenendo conto dell’ormai assodata cancellazione anche della seconda rata dell’Imu sulle abitazioni principali e sui terreni e fabbricati agricoli, il gettito sarebbe dovuto tornare a circa 20 miliardi (considerando l’invarianza di comportamento rispetto al 2012 dei Comuni nell’esercizio della propria autonomia impositiva). Ma i primi dati disponibili segnalano che, nell’incertezza su quello che succederà nel futuro, vale a dire a partire dal 2014, i Comuni hanno esercitato la propria autonomia impositiva non all’80% come nel 2012, bensì al 100%, per cui torniamo già nel 2013 a un gettito complessivo dell’Imu pari a 24 miliardi, nonostante l’abolizione dell’imposta sulla prima casa.

 

Con la Trise proposta dal governo nella Legge di stabilità i margini dei Comuni vengono ulteriormente ampliati, e nel 2014 il gettito derivante dalla tassazione di case, terreni, capannoni e locali commerciali rischia di superare 30 miliardi di euro. Eppure, gli impegni del governo per il 2014 erano su un gettito complessivo di 20 miliardi: ben 10 in meno rispetto al potenziale della Trise.

 

Se il presidente Letta vuole veramente mantenere la parola data e far sì che davvero la nuova ‘Service tax’ sia molto inferiore alla somma di Imu e Tares, noi lo sfidiamo.

 

Aggiungiamo al testo della Legge di stabilità del governo una clausola di salvaguardia a garanzia dei contribuenti, per cui se il gettito delle imposte, comunque chiamate, su case, terreni, capannoni e locali commerciali nel 2014 supererà 20 miliardi (come da accordi governo-maggioranza e come da impegno dello stesso presidente del Consiglio), la quota eccedente sarà rimborsata alle famiglie che hanno pagato di più rispetto al 2011.

 

Ci sta, presidente Letta, a questa clausola di garanzia a favore dei cittadini?”.