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Brunetta: Governo, “Fuori luogo ottimismo Letta, non si può aspettare fine del 2014”

 

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“Sbaglia, quindi, Confindustria? Sbagliano i sindacati, con le loro giornate di sciopero? Ma sbaglia anche Banca d’Italia e Bce, quando frenano ogni ottimismo di maniera circa le sorti dell’economia italiana? A questo coro di critiche, motivate dall’analisi disincantata dei fatti, il presidente Letta risponde con l’immaginifico. Aspettate fino al 2014 e vedrete che le cose andranno meglio. ‘Sono su un aereo in volo sull’Atlantico e già vedo i grattacieli di Manhattan’. Ma è sicuro di non aver sbagliato rotta? Soprattutto che gli strumenti di bordo funzionano?

 

Le previsioni macro dicono il contrario. Per citare solo un esempio, tra mille, le stime del Fmi parlano di una crescita italiana, dal 2013 al 2018, inferiore del 40 per cento alla media dell’Eurozona, che non brilla certo di luce propria. Visto che sarà, in media, di poco superiore all’1 per cento. Percentuali da prefisso telefonico. Poi insiste sul taglio delle tasse. Ma nei suoi conti non considera le maggiori imposte degli Enti locali, a partire da quella sulle abitazioni. L’Uil ha recentemente calcolato il maggior salasso disposto per l’anno in corso. Che non tiene conto di Tasi e Tari: le grandi incognite dei prossimi anni.

 

Ci sarà il taglio delle spese e la vendita di immobili? Vedremo cosa ci riserverà il futuro. Intanto si tagliano le pensioni, nonostante il ‘limite imposto dalla Corte costituzionale’ di cui lo stesso Governo è consapevole, ma ha cercato furbescamente – ma non sappiamo con quali chances di successo – di aggirare. Per venire, infine, al dramma di tutti i drammi. Se la ripresa non sarà ben più robusta delle cifre riportate, la disoccupazione, nei prossimi cinque anni, sarà sempre intorno al 10 per cento, senza considerare i cosiddetti ‘scoraggiati’. Si può aspettare la fine del 2014 per dover, poi, constatare che quell’ottimismo era fuori posto? O non bisogna invece operare, fin da oggi, per quell’inversione di tendenza che trasforma ‘i sogni – come dice una pubblicità di successo – in solide realtà’?”.