Socialize

Il Mattinale (Pdl-FI): Legge stabilità, “Assicurare territorio contro rischio catastrofi naturali”

 

mattinale

 

 

 

“Il ruolo delle assicurazioni: il “sistema Italia” funziona se i cittadini sono responsabili e se le amministrazioni locali sono efficienti. Un’assicurazione per il rischio da catastrofi, se ben disegnata, non è una tassa, ma è un incentivo ai comportamenti virtuosi dei cittadini e delle amministrazioni e pone un vincolo alla gestione quotidiana. Altrimenti, è sempre lo Stato a dover far fronte ai danni, resi più elevati dal lassismo delle amministrazioni locali (abusivismo, scarsa qualità dell’edilizia, mancanza di infrastrutture e di tutele del territorio) e dalla politica dei condoni”. È quanto scrive “Il Mattinale”, la nota politica redatta dallo staff del gruppo parlamentare del Pdl-Forza Italia della Camera dei deputati.

 

“I costi delle catastrofi: l’Italia è caratterizzata dal basso livello dei premi per copertura danni, in particolare nel settore degli immobili. Eppure, secondo i dati del Ministero dell’Ambiente, oltre la metà dei Comuni Italiani è a rischio di frane o alluvioni, con un minimo del 9% in Sardegna e una punta del 90% in Umbria. Le calamità naturali rappresentano un danno rilevante per le comunità, mediamente 5 miliardi all’anno (con forte variabilità), solo in parte compensati da fondi pubblici. L’impatto delle calamità naturali sulle abitazioni civili è differente a seconda del tipo di evento e del luogo in cui questo accade. Nel complesso, i danni ad abitazioni sono circa il 30% dei danni complessivi (in media 1,4 miliardi di euro all’anno). La percentuale sale però al 56% in caso di eventi sismici ed è limitata al 6,5% per alluvioni e frane”.

 

“Cosa avviene negli USA: lo Stato federale contratta con le compagnie private polizze agevolate per le comunità per coprire i rischi di catastrofe, con sconti fino al 50% del premio. Ma l’accesso alle polizze scontate è possibile solo se l’ente locale si comporta in modo virtuoso (evita abusivismo, non consente costruzioni di cattiva qualità o in zone a rischio ecc.). Se gli enti locali non fanno rispettare le regole, i cittadini residenti non hanno accesso alle tariffe agevolate, ma sono tenuti comunque a rispettare l’obbligo di assicurazione, pagando un costo addizionale a causa della cattiva amministrazione che li governa a livello locale. Il metodo ha 3 effetti positivi: riduce l’irresponsabilità dei cittadini; aumenta la qualità dell’amministrazione locale e la sua accountability; riduce la spesa dello Stato a ‘pié di lista’”.

 

“Una nuova politica contro i rischi da catastrofi naturali: gli obblighi assicurativi devono essere riferiti alle mappe di rischio e alle tipologie dei rischi. I premi devono avere il meccanismo del bonus malus, che nel caso dei rischi da catastrofi va riferito ai comportamenti delle amministrazioni locali, con il meccanismo che abbiamo esemplificato per gli Stati Uniti. Nel caso delle catastrofi occorre tener conto del rischio specifico (mappa dei rischi); del ruolo dell’amministrazione locale nel contenere il rischio (regolamentazione edilizia, pianificazione urbanistica, tutela dell’ambiente); dell’incentivo privato a coprirsi dal rischio (evitando il “paga Pantalone”) e dalla pressione dei cittadini sull’Ente locale, affinché assuma comportamenti virtuosi”.

 

“In Italia occorre una nuova politica di assicurazione dei rischi da catastrofi naturali. Una politica improntata a federalismo (partecipazione attiva degli enti locali); responsabilità individuale (responsabilità civile); tutela del territorio efficace e non ideologica; ambientalismo intelligente”.