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MARO’. Il presidente della Corte Suprema indiana non ha voluto prendere in esame l’istanza di Massimiliano Latorre: dovranno occuparsene altri magistrati

 

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Alla fine il Tribunale indiano ha deciso di non decidere. Il presidente H.L. Dattu ha ritenuto opportuno trasferire l’esame della richiesta di proroga della permanenza in italia di Massimiliano Latorre ad un’altra sezione della stessa Corte, che valuterà, il prossimo 15 gennaio, l’eventuale estensione del permesso concesso al fuciliere di Marina. Il giudice ha spiegato di non poter esprimersi sull’ulteriore richiesta di proroga del permesso concesso al marò, dal momento era stato sempre lui a rifiutare, nell’udienza del 16 dicembre scorso, il prolungamento della convalescenza oltre il termine del 16 gennaio.  Così la stessa Corte che aveva negato a Salvatore Girone la possibilità di rientrare in Italia per passare il Natale con la sua famiglia ha passato la patata bollente ai magistrati di un’altra sezione. L’ennesimo rinvio e l’ennesima non decisione di una vicenda che sta assumendo connotazioni grottesche e che è in stallo da oramai 2 anni.

Nell’ultimo mese si sono diffuse voci, confermate recentemente da fonti ufficiali, relative ad su un tentativo di mediazione politica tra i 2 governi. Ma il percorso è ancora in fase embrionale e la soluzione del caso appare ancora difficile e lontana. Il Presidente indiano, Narendra Modi, ha assicurato che la magistratura sta lavorando alacremente nel cercare di risolvere la questione nel più breve tempo possibile.

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Resta evidente l’impotenza del governo italiano, che si ritrova con le mani legate a causa di scelte poco opportune o completamente sbagliate, una su tutte: la decisione di accettare la giurisdizione indiana per la risoluzione della controversia. I 2 marò, al momento dell’arresto, erano in missione internazionale per conto dell’Italia, quindi rappresentavano il nostro Stato e non solo la propria persona fisica. E non può essere un altro Stato a decidere le sorti del nostro e il destino di chi ci rappresenta.

La pronuncia sulla richiesta del prolungamento della convalescenza per Latorre arriverà dopodomani. Attendiamo. E attendiamo anche di sapere che fine abbia fatto la proposta di arbitrato internazionale prevista già dal governo di Enrico Letta e bloccata dal governo di Matteo Renzi.

Attendiamo non per scelta, ma per incapacità di agire. La sensazione è che non abbiamo nessuno spazio di manovra per riportare a casa i nostri marò e che il loro destino è in mano alle decisioni del Tribunale indiano.

Danilo Stancato

Twitter: @DaniloStancato