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Bilancio del fatto e del non fatto, programma alla mano

 

FI

 

 

 

 

In vista del Consiglio nazionale, è bene avere dinanzi a sé il bilancio del dare e dell’avere. Per rispetto degli elettori occorre ricordare quel che avevamo in programma, e cosa è stato realizzato.

 

Nei suoi sei mesi di attività, il governo di coalizione ha prodotto diverse norme che recepiscono le battaglie del Pdl in favore dei cittadini.

 

Successo/1- Equitalia. Il Decreto Fare ha previsto l’impignorabilità della prima casa, l’intervento sulle seconde case solo per debiti superiori ai 120 mila euro e l’impignorabilità dei beni dell’impresa oltre il limite di un quinto. Un recente decreto Mef consente inoltre l’allungamento a 120 rate per il debitore che si trovi in una comprovata e grave situazione di difficoltà. Con queste norme si riduce il potere di ingerenza di Equitalia nella vita di famiglie e imprese.

 

Successo/2- Casa. L’abolizione totale dell’Imu sulla prima casa. La cancellazione della prima rata è stata confermata dalla conversione in legge del decreto legislativo 102/2013 ed il presidente del consiglio Letta ha assicurato l’abolizione della seconda rata. Per il problema dell’emergenza abitativa, grazie al lavoro promosso dal ministro Lupi, dal 1 gennaio 2014 verranno incrementati il fondo di sostegno agli affitti (100 milioni) e il fondo per la morosità incolpevole (40 milioni) e verrà costituito un nuovo fondo di garanzia per i proprietari che metteranno a disposizione gli appartamenti sfitti a canone concordato. Viene previsto inoltre un ulteriore abbassamento della cedolare secca per chi affitta a canone concordato.

 

In corso d’opera. Giustizia, è in stato avanzato una proposta di legge volta a limitare il perimetro di applicabilità delle norme sulla custodia cautelare. Essa verrà infatti prevista obbligatoriamente soltanto per i reati di mafia, mentre per i reati ad elevata pericolosità sociale potrà essere prevista solo in assenza conclamata di adeguate misure alternative.

Diversi sono però i temi sui quali un governo che corrisponda alle attese del nostro elettorato deve ancora insistere. In estrema sintesi.

 

Da fare/1. In particolare: le misure di riduzione del debito pubblico, da attuarsi in primis mediante le privatizzazioni e cessioni del patrimonio immobiliare statale;

 

Da fare/2. I decreti attuativi previsti dalla delega fiscale, in particolare sulla semplificazione del sistema fiscale e amministrazione tributaria;

 

Da fare/3. Le riforme costituzionali, in primis quelle relative alla revisione della forma dello Stato in una ottica presidenziale;

 

Da fare/4. Inderogabile. La riforma della giustizia che dovrà introdurre la responsabilità civile dei magistrati e la separazione delle carriere dei pubblici ministeri.

 

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