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IMMIGRAZIONE E SICUREZZA. L’emergenza umanitaria continua. Bisogna agire il prima possibile, con o senza Europa

 

Immigrazione 110.000 migranti in 5 giorni. Il portavoce dell’Onu, Stephane Dujarricha ammesso come il nostro Paese stia “portando un fardello enorme per conto dell’Europa”.

Nel recente incontro tra Sergio Chiamparino, presidente della Conferenza delle Regioni,  e il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, si è di nuovo preso atto di come stanno le cose: “Una vera e propria emergenza umanitaria, bisogna far fronte al problema dell’accoglienza” (ma questo lo sapevamo già).

Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha chiesto un rafforzamento dell’operazione Triton, trovando il favore di Bruxelles che è in procinto di rimpolpare l’assistenza economica all’Italia con circa 14 milioni di euro. 

“L’impegno, sottolinea Gentiloni, è al 90% sulle spalle della Marina italiana, ma l’emergenza non riguarda solo l’Italia. Bisogna dare più soldi all’operazione europea (Triton) in corso. Abbiamo il dovere di salvare vite e accogliere le persone in modo civile, ma abbiamo anche il dovere di chiedere alla comunità internazionale di impegnarsi”.

L’Alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini, auspica “una maggiore e migliore solidarietà dell’Ue. Nelle prossime settimane intendo convocare una riunione dei ministri degli Esteri e dell’Interno insieme per coordinare le nostre politiche in modo più europeo”.

Tutti auspicano, programmano, convocano riunioni, fissano incontri. Parlano. Ma nessuno agisce. 

Ma il tempo che passa costa caro. In termini di vite umane. In termini di convivenza tra italiani e profughi. In termini di stress per le strutture di accoglienza, che stanno collassando, mentre il nostro Paese è invaso da disperati senza meta. Bisogna agire, intervenire subito. Con l’Europa, se si assume immediatamente le sue responsabilità, o anche senza.

Com’è possibile essere complici di quanto accade quotidianamente sulle nostre coste?

I barconi continuano ad arrivare senza soluzione di continuità, seguiti da una scia di morte, disagio, disperazione.

Abbiamo il dovere di salvare vite ed accogliere, è vero, ma in questi mesi subiamo il diritto all’invasione di chiunque si affacci sulle nostre coste, senza il sostegno concreto di cui avremmo bisogno.

Alfano, la prossima settimana, incontrerà a Roma il commissario Ue all’immigrazione, Dimitris Avramopoulos, al quale chiederà un impegno maggiore per ammortizzare il problema dell’immigrazione e della sicurezza in Italia.

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Una soluzione sembra ancora lontana e difficile. Sarà questo il tema dominante, martedì prossimo, al Consiglio supremo di Difesa, presieduto dal capo dello Stato, Sergio Mattarella.

Si continuano a somministrare aspirine per curare un male ben più grave che sta dilaniando l’Italia.

Danilo Stancato

Twitter: @DaniloStancato®