“Letta a scoppio ritardato. Deve appellarsi ai collegati alla Legge di stabilità e ai provvedimenti che verranno per difendersi dalle critiche della Commissione europea.
Letta a scoppio ritardato si accorge anche che troppo rigore fa male e con l’austerità vincono gli euroscettici.
Dov’era e dov’è quando nei Consigli europei rigore e austerità venivano e vengono imposti dalla Germania agli altri paesi dell’area euro? Dov’era e dov’è quando denunciavamo e denunciamo l’imbroglio dello spread e chiedevamo e chiediamo al presidente del Consiglio di invertire la rotta della politica economica in Europa?
Dov’era quando nei ministeri si scriveva la Legge di stabilità e dov’è oggi che chiediamo di modificarla nel senso della crescita, dello sviluppo, della riduzione della spesa e della riduzione della pressione fiscale?
Non creda di illuderci dicendo che ‘il nostro debito è alto ma sta scendendo come dimostrano i tassi di interesse’, perché ricade nel solito errore di confondere ‘stock’ (il debito pubblico) con ‘flusso’ (il deficit e i rendimenti sul debito), cioè mele con pere.
Inutile arrampicarsi sugli specchi. In Italia e in Europa”.