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IMMIGRAZIONE. Renzi riconvochi l’Europa. Non possiamo sopportare questo fardello da soli. E stavolta applichi la minaccia di detrarre i costi dell’immigrazione dai fondi che versiamo all’Ue e all’Onu

 

 

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rrivano altri barconi sulle nostre coste, portandosi dietro la consueta, tragica scia di morte.

La notte scorsa sono giunti a Catania circa 200 migranti, 5 dei quali già cadaveri. La Procura di Catania ha aperto l’ennesima inchiesta per tentare di risalire alle modalità del decesso delle vittime. Nel frattempo le autorità hanno reso noto  l’arresto di 3 tunisini da parte dalla Guardia di Finanza di Agrigento, che hanno tentato, nel weekend, di raggiungere Lampedusa con un’imbarcazione di legno carica di altri 43 immigrati.

 

Storie di ordinaria follia sulle nostre coste.

 

Da tempo queste dinamiche assurde rappresentano la quotidianità.

 

Oramai il “copione” è chiaro: scafisti senza scrupoli tentano di lucrare il più possibile dal traffico di vite umane e, è agghiacciante scriverlo, con la bella stagione gli affari sembrano destinati ad aumentare progressivamente. Chi dovrebbe impedire questo massacro continuo, non lo fa. Il nostro governo e l’Unione europea accumulano errori su errori, perdite di tempo e azioni totalmente inefficaci.

 

L’equazione è semplice quanto inaccettabile: perdite di tempo = perdite di vite umane.

 

Ma basta scorrere le dichiarazioni recenti sulla questione migranti per rendersi conto di quanto lontani siamo dal trovare una cura per questo male.

 

Dice Angelino Alfano, ministro dell’Interno: “L’Italia paga il conto della questione Libica, non è possibile andare avanti così. È indispensabile che la comunità internazionale faccia tutto quanto è nella forza delle organizzazioni internazionali e multilaterali per consentire di stroncare, impedendone la partenza, il traffico di esseri umani”.

 

Dichiarazioni assolutamente inadeguate, dopo mesi e mesi di disastri umanitari in mare.

 

Nel frattempo il Viminale ha spedito una nuova circolare a tutte le prefetture: servono 8-9.000 posti per accogliere i migranti arrivati in massa negli ultimi giorni. In ogni provincia italiana (tranne quelle siciliane, già ai limiti del collasso) dovranno essere distribuite circa 100.000 persone.

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Come? Non s’era detto di bloccare le navi prima che partissero? S’era detto, è questo il punto. Solo parole e buone intenzioni. Il risultato concreto è che il disagio continuerà ad essere spalmato in tutta Italia. Fino a quando? Chi può dirlo.

 

Matteo Renzi ha fallito la grande possibilità che si prospettava col Consiglio europeo straordinario del 23 aprile scorso.

Si è accontentato degli “zuccherini” elargiti dall’Unione europea quando poteva ribaltare le sorti del nostro Paese e del fenomeno dell’immigrazione. Speriamo ci venga data una seconda possibilità per confrontarci con la comunità internazionale e speriamo che il Presidente  del Consiglio non la getti al vento di nuovo. Deve essere lui ad alzare la voce e far rispettare le esigenze dell’Italia e di chi cerca di approdare sulle nostre coste per avere una vita migliore.

 

Non possiamo (continuare a) sopportare questo fardello da soli.

Danilo Stancato

 

Twitter: @DaniloStancato®