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IL MATTINALE (FI), SCUOLA: “RENZI CEDERA’ A CGIL E RIVENDICHERA’ SUCCESSO”

 

 

++ Riforme: Renzi,15 febbraio testo condiviso su Senato ++

“Ieri c’è stato lo sciopero contro la cosiddetta “Buona scuola”, la riformetta di questo governo, con poche luci e molte ombre. La base elettorale di Renzi, che sta tra gli insegnanti di ruolo o precari, non importa. Essi sono monopolizzati dalla Cgil scuola. Lo sciopero è stato fatto contro quel minimo di valori sopravvissuti nel passaggio dalla teoria alla legge scritta”. Lo scrive ‘Il Mattinale’ (www.ilmattinale.it), la nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati.

“Le parole d’ordine sono state contro la valutazione degli insegnanti (noi non possiamo essere giudicati) e dunque contro il merito; contro la responsabilità in capo a dirigenti scolastici (i presidi), in  nome del controllo democratico e dell’autonomia assoluta degli insegnanti; contro quell’autentica briciola simbolica di detrazione da circa 70 euro per alunno iscritto a scuole paritarie non statali. L’irragionevolezza delle richieste appare, a chiunque abbia a cuore come primo valore la crescita umana e culturale dei ragazzi, evidente. Roba da respingere senza se e senza ma. Il popolo della Cgil e degli eterni slogan sempre uguali chiamò Renzi, e lo sventurato manzonianamente rispose”.

“Esattamente quello che non fa in Parlamento con le proposte ragionevoli dei rappresentanti del popolo per migliorare le leggi, lo fa con la piazza che rappresenta solo l’ala sindacalizzata e francamente ideologizzata e fancazzista della scuola. Scommettiamo come andrà a finire? Renzi audirà, ascolterà. E cederà sull’essenziale, vantandosi anche di essere proprio quel gran democratico decisore sì, ma che ascolta la gente comune e risponde ai tweet. E dirà: ce l’ho fatta! Ecco la “Buona scuola”, in realtà ridotta a ammortizzatore sociale per laureati fuori del mercato, ma molto dentro il mercato elettorale”.

“Il giochino di Renzi ormai lo conosciamo molto bene. E’ una tiritera stucchevole. Annuncio festoso con dotazione di valori forti. Pressioni dall’interno del blocco elettorale della sinistra per cambiare tutto. Cedimento. Passaggio violento alla Camera di una legge indecente. Rivendicazione del successo. Esiti pessimi.  È stato così per il Jobs Act, per le scadenti leggi sulla corruzione e la prescrizione”.

“Quando però la posta in palio è la scuola, cioè l’educazione e quindi il futuro, questo giochino è al limite della decenza. Così come il servilismo dei corifei giornalistici del ducetto fiorentino. Nella speranza che ci contraddica con i fatti e non con gli insulti”, conclude ‘Il Mattinale’.