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IMMIGRAZIONE. Un piccolo passo in avanti: il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, si appella all’Onu: presentata bozza di risoluzione al Consiglio di sicurezza per far fronte all’immigrazione illegale

 

Gentiloni

Un piccolo passo per l’Onu, un grande passo per l’umanità…

Dopo tante parole, finalmente un’iniziativa positiva da parte del Ministero degli Esteri. Paolo Gentiloni ha sottoposto ai membri europei del Consiglio di sicurezza dell’Onu una bozza di risoluzione per fronteggiare l’emergenza immigrazione che sta dilaniando il nostro Paese. Il progetto di risoluzione sarà votato verosimilmente entro 10 giorni, come ha precisato lo stesso ministro a margine di un incontro a Varsavia con il collega polacco, Grzegorz Schetyna.

“L’obiettivo è quello di fornire una base legale alle attività di contrasto al traffico di esseri umani e che consenta di assicurare i trafficanti alla giustizia. Credo ci siano le condizioni per arrivare ad approvarla. Il lavoro diplomatico avviato potrà portare ad un risultato utile, non certo per risolvere l’intera emergenza, ma per combattere il traffico di esseri umani”, ha precisato il titolare della Farnesina.

Meglio tardi che mai, anche se siamo costernati solo al pensiero che sia dovuto passare così tanto tempo per arrivare ad un’iniziativa concreta come questa. La strada dell’appello all’Onu e all’Ue è quella giusta, lo ripetiamo da mesi e il fatto che sia stata intrapresa è sicuramente un bene. Ma… perché non prima? Ci sono voluti migliaia di morti e una situazione di disagio e disperazione insostenibili per far agire il nostro governo. E questo è sicuramente un male.

L’aspetto più interessante del tentativo di coinvolgere l’Onu è senza dubbio la richiesta di porre in essere un sistema che preveda l’assegnazione di quote per l’accoglienza e lo smistamento degli immigrati tra tutti gli Stati membri, con una divisione precisa di compiti e doveri.Ma il quadro complessivo resta tragico.

Alfano

L’ennesima prova giunge dallo scontro tra il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e i prefetti. Mentre Gentiloni era a Varsavia, infatti, Alfano ha incalzato tutti i prefetti chiedendo di individuare altre strutture (in totale circa 20mila alloggi) per sistemare i nuovi immigrati giunti, a migliaia, negli ultimi giorni. La risposta dei prefetti è stata unanime: no, basta, la misura è colma. Le città ed i cittadini sono esasperati. Il 24 maggio molti quartieri di Roma scenderanno in piazza per protestare contro l’invasione incontrollata di rifugiati.

A Genova 40 rifugiati del Mali hanno ottenuto il permesso di soggiorno, ma si rifiutano di lasciare il centro di accoglienza. Le autorità hanno precisato: “Siete liberi di andare”. I rifugiati hanno risposto: “E dove andiamo?”.

Scene surreali che si ripetono quotidianamente nel nostro Paese, risultato dell’incapacità del governo di affrontare fin da subito e con azioni concrete l’emergenza immigrazione.

C’è un’ulteriore iniziativa che prevede lo stanziamento di un esercito Ue anti scafisti. Attendiamo che a questi buoni propositi corrispondano risultati concreti. Di parole ne abbiamo sentite a iosa in questi mesi.

Ripetiamo, qualcosa si sta muovendo. Ma è ancora una goccia in mezzo al mare.

Danilo Stancato

Twitter: DaniloStancato®