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IMMIGRAZIONE. La Commissione europea ha varato la nuova Agenda. Lo ribadiamo: è una proposta debole e di dubbia efficacia. Confidiamo nell’Onu

 

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Ieri giornata decisiva (sulla carta) per la questione immigrazione. La Commissione europea ha presenta ufficialmente a Bruxelles la nuova Agenda europea sull’immigrazione.

Lo abbiamo scritto nei giorni scorsi: un’agenda dai principi parzialmente condivisibili (aiuto ai Paesi di origine e transito dei migranti, controllo delle frontiere a sud della Libia e nei Paesi limitrofi, missioni di sicurezza e difesa contro trafficanti e scafisti e il più controverso, l’obbligatorietà della suddivisione dei profughi in base ad un sistema di quote.), ma dal meccanismo di applicazione contorto e farraginoso che ne riduce l’efficacia notevolmente. Basti pensare che si tratta di una’iniziativa rivolta principalmente agli immigrati ‘legali’, ma sappiamo sulla nostra pelle che il grande fardello del nostro Paese è rappresentato dall’immigrazione ‘illegale’. In poche parole, la nuova Agenda, tanto sbandierata in questi giorni, non è ciò di cui abbiamo bisogno in questo momento di emergenza. Il disagio sociale dei flussi migratori che giungono nel nostro Paese è un problema strutturale che in questi ultimi mesi si è trasformato in una vera e propria tragedia umanitaria. In questo momento non abbiamo, in Italia come in Europa, gli uomini e le istituzioni adatte a prendere le decisioni necessarie a bloccare l’emorragia. E nemmeno a tamponare il fenomeno.

Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, si è mostrato ottimista ieri mattina ai microfoni di RadioUno Rai:

“E’ il giorno della verità,potrebbe esserci la rottura del muro di Dublino, se strappiamo il sì alle quote obbligatorie di migranti che ciascun paese europeo deve accogliere. Facciamo un attento screening di chi sbarca e non abbiamo finora avuto tracce di terroristi infiltrati tra i migranti. L’allerta è notevole. Affondare i barconi? Impossibile per i protocolli sull’ambiente”.

 Vignetta Mogherini

Noi non siamo per nulla ottimisti. La proposta dell’ Unione europea, lo ribadiamo, non ci convince. L’Alto rappresentante per gli Affari esteri e la Sicurezza dell’Ue, Federica Mogherini, ha illustrato al Palazzo di vetro dell’Onu il piano dell’Europa per affrontare l’emergenza, con la prospettiva di una risoluzione che autorizzi ad usare la forza come extrema ratio, come previsto dalla Carta (Art.7).

“Aiutateci, la priorità è salvare vite umane”, ha dichiarato Lady Pesc

L’Onu, attraverso le parole di Peter Sutherland, speciale del Segretario Generale per le migrazioni , ha condiviso la necessità di sostenere concretamente il nostro Paese: “Da Mare Nostrum a Triton l’Italia continua a salvare vite nel Mediterraneo”, ma ha anche diffidato dal perdere ulteriore tempo: “Se non vengono prese misure urgenti, entro l’autunno 20.000 persone potrebbero perdere la vita in mare”. Noi rimaniamo della nostra idea: o le organizzazioni internazionali intervengono in maniera decisa ed efficace, oppure il nostro governo deve sottrarre unilateralmente le spese per l’accoglienza dal contributo annuo versato all’Ue.  Matteo Renzi e il suo governo avrebbero dovuto alzare la voce molto tempo fa. Abbiamo avuto anche dalla nostra la grande occasione del semestre europeo. Invece continuiamo a bisbigliare e ad accontentarci delle briciole che ci giungono da chi dovrebbe tutelarci, sia in tema di immigrazione che di sicurezza

Danilo Stancato

Twitter: DaniloStancato®