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Brunetta: Forza Italia, “Nostra forza è unità,chi spezza coesione favorisce renzismo”

 

Berlusconi, sfido sinistra, reagirò a golpe

“Forza Italia alternativa a Renzi, capace di catalizzare un rinnovato centrodestra vincente, è innanzitutto una Forza Italia unita. Chi, magari in buona fede, lancia programmi in funzione antirenziana, ma poi demolisce la casa con picconate continue, minacciando scissioni, rotture, esasperando con pretesti un clima di fazioni interne, a livello centrale, parlamentare e locale si contraddice in modo evidente”.

Lo scrive Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un editoriale pubblicato da “Il Mattinale”.

“La stagione del Nazareno è finita, e non per colpa di Berlusconi. Da quando Renzi ha privilegiato i suoi equilibri di potere interni al Partito democratico, rispetto agli interessi nazionali, l’azione di Berlusconi e dei suoi gruppi parlamentari è stata di opposizione a 360 gradi. Una scelta limpida e coerente con i nostri valori di partito liberale e popolare”.

“Forza Italia in piena corrispondenza con questi principi aveva volentieri promosso con l’allora segretario del pd un processo di riforme in nome e in vista di una pacificazione che consentisse una competizione elettorale paritaria e nel reciproco riconoscimento. Il tentativo era necessario e lo rivendichiamo, e ha permesso il disvelamento agli italiani del volto autoritario di Renzi e del suo progetto fallimentare sul Paese. Ora insinuare sospetti su tutto questo è grave e infondato. Come è equivoca e deleteria qualunque nostalgia di un percorso che, se assecondato più o meno occultamente, oggi ci farebbe essere sciocchi vassalli di un prepotente, tradendo i nostri ideali e i nostri elettori”.

“Nessuno oggi può legittimamente sottrarsi all’esigenza di una unità effettiva e visibile. Lo dobbiamo alla nostra gente e a questo paese. Sarebbe una gravissima irresponsabilità indebolire quella che ogni giorno di più si sta palesando come una competizione elettorale dove potrebbero esserci esiti positivi inimmaginabili anche solo due mesi fa. Per questo occorre dire grazie a dirigenti e militanti di Forza Italia, come Toti, Caldoro e Mugnai che si stanno impegnando con intelligenza e vigore, per conquistare il governo di regioni che sulla carta erano già preda della sinistra. E occorre dire grazie a Zaia, Poli Bortone, Ricci e Spacca, protagonisti di altrettante grandiose battaglie”.

“Se la tornata elettorale andasse come speriamo Renzi andrebbe a casa, come capitò da premier a D’Alema nel 2000, e a Veltroni, da segretario del Pd, nel 2009, allorché Renzi chiamò Veltroni e Franceschini ‘disastro e vice-disastro’. C’è spazio per la responsabilità e il buon senso, non è troppo tardi. Non c’è alcuno spazio per chi frantuma l’unica credibile alternativa a Renzi finendo in realtà per sostenerlo, alla faccia dei propositi ostentati di opposizione”, conclude Brunetta.