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QUOTE MIGRANTI. Altro che solidarietà. Gli Stati membri non collaborano e l’Italia rischia di ritrovarsi (di nuovo) da sola

 

Vignetta Immigrazione

 

A

ltro che storica svolta. A pochi giorni dal varo dell’accordo sulla ripartizione delle quote dei migranti provenienti dal nord-Africa, la macchina della solidarietà si è già incagliata. L’ok della Commissione europea ha generato un effetto domino. O meglio, un effetto domi-no. Prima la Francia, poi l’Ungheria, ora Paesi Bassi e Spagna, con tanto di dichiarazioni ufficiali, poi i rumors riguardo a Repubblica CecaSlovacchiaPaesi BalticiPolonia e Regno Unito: un coro unanime di no alla redistribuzione di immigrati per quote fra tutti gli Stati membri.

 

La solidarietà europea resta un miraggio quando si tratta di tramutare le parole in fatti. Un discorso che può essere applicato perfettamente all’approvazione, durante la riunione dei ministri degli Esteri e della Difesa, della base legale per l’eventuale missione militare navale europea. Che non ci sarà mai, visto il mancato consenso dei due contrapposti governi libici. Forse proprio perché non ci sarà mai sono tutti d’accordo…

 

Più l’emergenza assume proporzioni globali, più l’Italia si ritrova da sola. Impossibile non rilevare che i più determinati nel volere l’intervento in Libia contro Gheddafi furono Sarkozy, oggi reicarnatosi in Hollande, e Cameron. Dopo aver rotto il vaso di Pandora rifiutano di pagarne i cocci.

 

Sulla questione è intervenuto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Bruxelles deve prendere atto del dramma dei profughi e darsi una nuova missione storica che si ponga l’obiettivo di favorire una maggiore integrazione tra sponda Nord e Sud del Mediterraneo, creando le condizioni per uno sviluppo condiviso”.

 

Parole condivise anche dal nostro ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni: “La discussione sulle quote non è semplice. Tuttavia, si tratta di una discussione di posizionamento in vista dei prossimi vertici e incontri”. Francamente ci sembra che il tempo delle prese di coscienza, delle discussioni e dei compromessi sia scaduto da un pezzo.

 

Una proposta seria c’è ed è contenuta nella nostra mozione, approvata e vincolante per il governo: minacciare realmente il decurtamento della nostra erogazione annuale all’Ue per le spese di salvataggio e sostentamento dei profughi.

 

E’ un mese che lo scriviamo. L’Europa non collabora? Smettiamo di sostentare un’Europa che usa il denaro a prescindere dai nostri interessi vitali.

Danilo Stancato

Twitter: Danilo Stancato®