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Brunetta: Governo, “Fino a quando tutta questa confusione?”

 

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“Se i membri dell’esecutivo si parlassero prima di rilasciare interviste, forse il governo andrebbe avanti più sereno. Continua il balletto Saccomanni: il ministro dell’Economia dice qualcosa e subito dopo qualcun altro, molto spesso il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ‘disdice’.

 

Non può dichiarare nulla (tendenzialmente se Saccomanni dichiara è per provare a controbattere rilievi, spesso tecnici, che gli sono stati mossi) che subito qualcuno ha da obiettare. Ieri è stato il turno di Stefano Fassina. Ma non è la prima volta.

 

Da un lato, sulle pagine del Corriere della Sera, Saccomanni rilanciava sulla Spending review, ignorando completamente le clausole di salvaguardia inserite nella Legge di stabilità, nella quasi convinzione che i risultati a consuntivo nel 2014 non saranno raggiunti, e ignorando il disagio in cui versa il commissario Cottarelli.

 

Dall’altro, su L’Unità, al viceministro Fassina non risultava ci fossero intenzioni di velocizzare il processo dei tagli alla spesa pubblica improduttiva. E, comunque, esponeva idee diverse dal ministro su dove e come andare a tagliare. Ignorando, anche Fassina, il ruolo che il governo ha attribuito al commissario Cottarelli sulla Spending review.

 

Fino a quando ancora tanta confusione? È questo che meritiamo? Ricordiamo al ministro Saccomanni, al viceministro Fassina, ma anche il presidente Letta, che in economia l’incertezza è un costo. E il nostro paese, già stremato da anni di crisi e di medicine, sangue, sudore e lacrime, non ce la fa più”.