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Brunetta: Governo, “Dove vede la stabilità Letta? Il suo è esecutivo di minoranza”

 

Letta

 

 

“Dove vede, dopo l’ultimo fine settimana, la stabilità del governo Enrico Letta? L’esecutivo ha il consenso di una minoranza, estremista e variabile, del Partito democratico; il consenso di una minoranza del centrodestra; e non si sa più che tipo di consenso da Scelta Civica, ormai scomparsa dai radar.

 

Letta gode di un grande consenso: quello suo e delle sue certezze. Le sue certezze sulla ripresa, sulla crescita del Pil, sulla riduzione della pressione fiscale, sui tagli alla spesa pubblica. E la certezza che tutto ciò non abbia un costo politico.

 

Ma se la ‘revisione della spesa’, come è stata ribattezzata oggi, è davvero l’elemento ‘cardine della politica economica del governo’, come dice il ministro Saccomanni, perché si parte solo ora? Perché non si è approfittato del provvedimento cardine, questo davvero, della politica economica, vale a dire la Legge di stabilità?

 

Nonostante il ritardo nel taglio della spesa, fondamentale se il governo vuole davvero, e non con meri artifici contabili, ridurre la pressione fiscale; nonostante la bocciatura della Commissione europea sulla Legge di stabilità e nonostante tutto quello che sta succedendo con il ministro Cancellieri, dopo l’ultimo fine settimana il presidente Letta si sente più sicuro. Sicuro, nella sua bolla di sapone mediatica. Che, come ogni bolla, è destinata, per natura, a scoppiare.

 

In ogni caso, tra una decina di giorni tutto sarà finalmente chiaro. L’unico successo di Letta sarà stato quello di dividere il centrodestra e di restringere l’area di consenso intorno ai veri riformatori. Un successo masochistico che, lungi dal rinforzarlo, finirà per abbatterlo”.