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IMMIGRAZIONE: IL MATTINALE (FI), NO ALL’INVASIONE DELL’ITALIA, RADUNARE IL PARLAMENTO

 

 

“La decisione di dire basta, di chiudere le porte all’invasione delle loro regioni da parte dei Presidenti di Liguria, Lombardia e Veneto è una scelta di responsabilità. Altro che demagogia o populismo. Demagogia e populismo è quello di chi ritiene ancora sostenibile socialmente, umanamente, economicamente lo tsunami di immigrati che gli islamici con le loro organizzazioni criminali spediscono in Italia”.

Lo scrive “Il Mattinale” (www.ilmattinale.it), la nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati.

“Toti, Maroni e Zaia non si limitano a dirigere il traffico in casa loro e a accendere il semaforo rosso ai confini delle loro regioni. La loro scelta è un segnale politico di resistenza. Non esiste che Renzi vada al G7 sorridente, sulla sua macchinina da golf, accolto dalle note di “Azzurro” e non butti per aria le carte, ricordando che esiste un’emergenza tremenda. C’è una massa di popoli che si sta dirigendo verso Nord. E il punto di arrivo è l’Italia. Ed è criminale verso gli italiani, verso i profughi e gli immigrati onesti, lasciare che questo Paese sia schiacciato da un peso che non è in grado di sopportare, facendo poi sprofondare tutta l’Europa, altro che Grexit… “.

“Renzi non può continuare a dimostrarsi così imbelle ad accettare come dominanti e praticamente esclusive sul piano europeo la questione della Grecia e su quello del più vasto scacchiere internazionale quella dell’Ucraina. Se il premier di un piccolo Paese, il cui Pil è inferiore a quello del Veneto, riesce a tenere sulla corda Germania e Francia, non si capisce come sia possibile che il leader di un grande Paese come l’Italia consenta questa insistita offesa alla sua terra, trattata come una discarica africana, senza alcun rispetto per la nostra gente e per i migranti”.

“E’ ovvio che la questione degli immigrati si innesta su quella di un disordine mondiale che ha il suo punto di massima infezione e caos su quel lato del Mediterraneo che insiste verso l’Italia. Non si tratta più di organizzare l’accoglienza e di dividerne equamente gli oneri tra tutti i Paesi dell’Unione Europea. Oggi fermare l’invasione all’origine è una questione di sopravvivenza vera e propria del nostro sistema sociale e morale”.

“Esiste un grado di resistenza psicologica, nelle periferie urbane e non solo, che è al limite della sopportazione, dopo di che può accadere l’incontrollabile. Demagogia è fingere di ritenere capace il popolo italiano di reggere senza crollare questo spostamento enorme di masse di uomini e donne. Occorre che presto, prestissimo, Camera e Senato discutano del blocco immediato dell’invasione dell’Italia. Presenteremo questa richiesta di calendarizzazione urgente, urgentissima, alla riunione dei capigruppo. Non esiste il diritto all’invasione. Abbiamo il dovere morale e politico di fermarla”, conclude “Il Mattinale”.