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UNIONE EUROPEA. Al vertice di Strasburgo partorita una risoluzione sulla parità di genere. Sull’invasione degli immigrati in Italia e sul TTIP tutto rimandato

 

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Italia, c’è posta per te. Mittente: L’Europa. Oggetto: famiglie gay, istruzioni per l’uso. Dal Parlamento di Strasburgo è giunta in Italia una lettera in cui, per la prima volta, si parla esplicitamente di ‘famiglie gay’.

Da Strasburgo ci fanno sapere che è stato approvata una risoluzione sull’uguaglianza di genere in Europa e si raccomandano che i Paesi si conformino a tale risoluzione, prendendo in considerazione le configurazioni di famiglie monoparentali e l’omogenitorialità cosiddetta LGBT (Lesbiche, Gay, Trans, Bisessuali). Un argomento delicato quello delle famiglie gay. Da sempre. Talmente delicato che ogni singolo Stato dovrebbe avere il diritto di poter decidere in base alle proprie radici, alla propria cultura, alle proprie tradizioni e alla propria storia. Ma la relazione stilata da Strasburgo ha ottenuto 341 sì, 281 no e 81 astenuti. Certo, trattasi di relazione non vincolante, ma è pur sempre un’intromissione che rischia di influire sulle leggi che i Paesi stanno tentando di formulare tenendo conto di esigenze ed opinioni di tutti. Per di più il provvedimento che ci arriva confezionato dall’Europa è una sorta di ‘sussidiario’ in cui sono contenute linee guida su: diritti delle donne disabili, minoranze etniche, donne anziane, Rom, migranti, madri single. Una sorta di ‘mischione’ rugbistico che ha partorito il riconoscimento del matrimonio tra persone dello stesso sesso.Il Parlamento ha preso atto dell’evoluzione del concetto di famiglia, proprio nel giorno in cui in Italia i giudici di Milano hanno trascritto nel registro dello stato civile il matrimonio avvenuto nel 2011 in Argentina tra un ragazzo italiano ed il suo compagno transessuale che, un anno dopo, ha cambiato sesso e nome. Secondo i giudici trattasi, quindi, di matrimonio valido. A riprova che il nostro Paese sta valutando caso per caso l’evoluzione del concetto di famiglia e sta cercando di partorire una legislazione indipendente da imposizioni terze. Ma per i tecnici di Strasburgo non c’ peculiarità che tenga, né referendum democratici, né manifestazioni dei cittadini.  C’erano altre priorità. La risoluzione sul TTIP, per esempio. Il Trattato transatlantico su scambi ed investimenti tra Europa ed Usa. Tutto rimandato.

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Preso atto dei tempi che cambiano, ci hanno inviato le istruzioni su come muoverci sulla parità di genere. Non ne avevamo bisogno.

Anzi, ci sorprende che lo stesso Parlamento che non prende atto che l’Italia è invasa ogni giorno da migliaia di immigrati, che non prende atto dei barconi che mietono vittime più di una guerra, che non prende atto di un Mar Mediterraneo sempre più simile ad un cimitero, si accorga dei tempi che cambiano riguardo alle famiglie gay.

D’altronde, sul fronte immigrazione, sarebbe un crimine imporre la solidarietà a tutti gli stati membri. Non scherziamo.

Danilo Stancato

Twitter: Danilo Stancato ®