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ROM. Il gioco dei Rom. Anche Alfano si attrezza contro i campi. Invece della ruspa, i bulldozer? I tweet dinamitardi di Beppe Grillo

 

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“Occorre smantellare i campi Rom. Incontro con i sindaci al #Viminale. #avantitutta”.

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano affida a Twitter il colpo di coda sulla questione dei rom. Un cinguettìo duro, lanciato in rete durante la riunione di ieri pomeriggio con i sindaci, che lascia presagire nuovi scenari per il futuro degli accampamenti.

E mentre il messaggio deflagra sui social, arriva la rettifica: il ministro dell’Interno si riferisce ai campi rom abusivi e irregolari e non è in corso nessuna offensiva contro la comunità Rom. Un’ulteriore precisazione non tarda ad arrivare: c’è un accordo con i sindaci per smantellare e poi ricollocare i campi. La travagliata ‘parafrasi’ dei cinguettii alfaniani si conclude con la dichiarazione di Piero Fassino, Presidente dell’Anci: “Il ministro Alfano ha chiesto all’Anci di predisporre un progetto di smantellamento degli attuali campi Rom per sostituirli con soluzioni abitative e di accoglienza, e di quantificare le risorse necessarie. Il governo si impegnerà a finanziare i progetti con risorse specifiche”.

Un accordo con lo Stato, insomma. Ci sembra ragionevole. Va bene, purché l’idea venga messa in pratica. I colleghi di governo del Pd sono d’accordo? Stamattina Alfano è sembrato abbastanza convinto: “Lo Stato aiuterà i sindaci in questo compito anche dal punto di vista economico. L’individuazione delle soluzioni, però, spetta ai sindaci. Noi dobbiamo chiudere i campi rom e lo faremo in un quadro di legalita’ europea, conformemente alle indicazioni che a tale riguardo l’Europa ha sempre voluto fossero rispettate. I cittadini sono stanchi, non ne possono più. Quindi questi campi li dobbiamo assolutamente chiudere. Per farlo metteremo in campo tutta la forza dello Stato e anche le risorse necessarie. Ma voglio anche dire che, al netto di tutta le demagogia che si puo’ fare su questo argomento, i numeri non sono enormi e, dopo averne parlato ieri con i sindaci, credo si possa procedere con una certa rapidità”.

Brutta ‘bestia’, la demagogia.

Soprattutto ora che Twitter ne è cassa di risonanza prediletta. Il tweet di Beppe Grillo di ieri è un concentrato di demagogia e pericolosa provocazione. Un tweet umiliante, in cui i clandestini vengono accostati ai topi:

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“#MarinoDimettititi prima che Roma venga sommersa dai topi, dalla spazzatura e dai campi dei clandestini gestiti dalla mafia”.

E’ il percorso a ritroso dell’evoluzione umana, in cui l’uomo torna bestia, tipico delle pagine più nere della nostra storia, dai totalitarismi alle manifestazioni più spregevoli di disumanità.

Stiano attenti con le parole i professionisti della politica. Soprattutto il leader del M5s che bestia è nel cognome e nel lessico dinamitardo.

In questo periodo la società è piena di piccoli focolai; una parola fuori posto può far divampare incendi devastanti.

Danilo Stancato 

Twitter: Danilo Stancato ®