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Brunetta ad Amb. Ucraina Roma: “Sanzioni a Russia danneggiano cammino verso pace”

 

“La ringrazio per l’attenzione che Ella dedica alla posizione di Forza Italia, e mia in particolare, riguardo le sanzioni decise dall’Unione Europea contro la Federazione Russa. Mi permetto inoltrarLe il testo integrale della mozione a mia firma che sarà discussa alla Camera lunedì prossimo“.

Così Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, in una lettera inviata in risposta ad una missiva dell’ambasciatore d’Ucraina in Italia, Yevhen Perelygin, al quale il capogruppo azzurro manda inoltre il testo della mozione contro le sanzioni alla Federazione Russa presentata da Forza Italia e che sarà discussa lunedì prossimo nell’Aula di Montecitorio.

“Dalla lettura del testo – scrive Brunetta – evincerà come le preoccupazioni mie e del mio partito coincidano con le Sue. Esprime cioè la volontà di arrivare ad una pace giusta e all’implementazione degli accordi di Minsk, fermando l’escalation del conflitto. Proprio perché ci sono cari questi obiettivi contestiamo il metodo delle sanzioni: esse non sono soltanto inutili ma danneggiano il cammino verso la pace, e minano il benessere dei popoli, creando un clima di astio tra le nazioni. In un momento storico in cui la lotta contro il terrorismo e l’espansione dello Stato Islamico chiedono unità di intenti, le sanzioni alimentano una guerra fredda tra potenze che dovrebbero invece allearsi contro il pericolo maggiore per il futuro del mondo”.

“Questa avversità al metodo delle sanzioni commerciali, non ci fa essere ciechi rispetto all’individuazione delle responsabilità e alla considerazione dei diritti del popolo e della nazione ucraini. In tutto questo la posizione di Forza Italia è perfettamente compresa nello spirito e nella lettera delle deliberazione del Partito Popolare Europeo: le sanzioni sono una strada sbagliata per la pace e il perseguimento di un ordine internazionale secondo diritto e giustizia”, sottolinea Brunetta.

“Le trascrivo, per proporle alla Sua attenzione, questi passi della mozione, alla cui discussione nell’aula di Montecitorio, La invito, così che possa rendersi conto delle tesi e delle proposte dei partiti politici in esso rappresentati.

‘Le legittime ragioni dell’Ucraina, che sono all’origine dichiarata di questo confronto, vanno sostenute…
…il popolo ucraino non è materiale umano di serie B così come non lo è quello russofono….

… l’efficace attuazione degli accordi di Minsk esige una mediazione e una attitudine al compromesso, che salvaguardi libertà e sicurezza di tutti, senza calpestare le legittime istanze dei contendenti;

… l’Italia è il Paese più esposto rispetto alla crisi in Medio oriente e del continente africano. Qui si riversano migliaia di profughi. Ci vorrebbe un intervento internazionale. Una deliberazione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, per tentare di risolvere alla radice quel problema;  ma per ottenere un qualsivoglia risultato è necessario coinvolgere la Federazione russa in quel puzzle che è divenuto il teatro del conflitto'”.