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Brunetta: Ue, “Europa a trazione tedesca colpevole della tragedia greca”

 

“Comunque andrà lunedì, sarà un disastro. Perderà la Grecia; perderà l`Europa; perderà la credibilità dell`euro. E perderà, soprattutto, la democrazia”.

Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio, in un editoriale pubblicato da “Il Giornale”.

“La questione greca si sta rivelando sempre più un gioco a somma negativa, in cui tutti perdono e nessuno vince. Verrà a galla il vizietto dell`Europa a trazione tedesca: l`incapacità di soluzioni cooperativistiche, ma solo egemoniche. Per cui quando il giocatore Germania trova di fronte a sé un altro player ancor più spudorato e senza scrupoli, il gioco implode. Saltano le regole, salta la scacchiera. Resta solo l`amara impressione che sia in atto un braccio di ferro disastroso, che fa male a tutti. E che dimostra che l`attuale Europa non ha intelligenza politica e democratica, ma vive di violenza tecnocratica, di dominio della Germania, con vassalli ipocriti come la Francia, e servi sciocchi come l`Italia di Monti, Letta e Renzi”.

“Una Germania forte con i deboli, che poi, però, a volte si vendicano; e debole con i forti, come con Obama. Bel risultato dell`Europa deviata dei burocrati e di Angela Merkel. Con il triste finale di partita che il vecchio Continente non esiste più politicamente, ma è destinato a diventare una mera espressione geografica. Per gli ‘adulti’ (copyright Christine Lagarde, come insulto nei confronti dei greci) il calendario è già scritto. Domani: Consiglio europeo per discutere del caso Grecia; dopodomani: senza un accordo, e quindi senza aiuti, la Grecia non paga il miliardo e mezzo dovuto al Fmi; 1° luglio: corsa agli sportelli delle banche greche; 2 luglio: proteste di piazza contro il governo Tsipras fino a determinarne la caduta; 3 luglio: costituzione di un governo tecnico di unità nazionale; 4 luglio: ripresa dei negoziati a Bruxelles, con nuovi interlocutori greci, che accettano le condizioni imposte dall`Europa. Un film già visto, purtroppo, con l`Italia nel 2011, quando al G20 di Cannes del 3 e 4 novembre si cercò di commissariare il nostro Paese, offrendo 80 miliardi di dollari di aiuti, in cambio di riforme sangue, sudore e lacrime imposte dalla Troika”.

“L`allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi che, a differenza dei suoi interlocutori, credeva, come ancora crede, nella democrazia e nella sovranità nazionale dei singoli Stati rifiutò. Tornò in Italia, ma pochi giorni dopo il suo governo fu sostituito da un esecutivo tecnico, guidato da Mario Monti, che giurò il 16 novembre. Il tutto con la regia del peggior presidente della Repubblica che abbiamo mai avuto: Giorgio Napolitano. A onor del vero, anche il piano di quell`autunno 2011 era stato progettato in anticipo, già dall`estate, e fu illustrato all`allora segretario al Tesoro degli Usa, Timothy Geithner, da due non meglio identificati officials, due ministri di governi dell`Eurozona. Geithner riferì a Obama, che replicò: ‘I think Silvio is right’. La storia si ripete. E vengono i brividi solo a pensarci. L`Italia nel 2011 ci è cascata per tradimenti interni alla maggioranza di governo e alle istituzioni. Per lunedì a Bruxelles tifiamo amaramente Grecia. Non perché non abbia colpe, ma perché non ci piace questa Europa, non è quella che abbiamo sognato”, sottolinea Brunetta.