“Renzi sia il nostro presidente del Consiglio, difenda gli interessi nazionali, che coincidono oggi più di ieri con una vera idea di Europa. Intervenga sul documento Juncker, che è la chiave di tutto. Ne sveli l’ambiguità, ne sveli l’asimmetria”.
Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervenendo in Aula a Montecitorio dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in vista del Consiglio europeo del 25 e 26 giugno.
“Non è stato – ha proseguito – il suo ministro Padoan, di recente, a pontificare sull’obiettivo dell’unità federale dell’Europa? Ebbene, con il documento che domani va ai voti, l’unità politica dell’Europa viene consegnata al museo dei sogni perduti. Non possiamo accettare – ha continuato Brunetta – che si stringa l’imbuto dei controlli europei sul piano economico e finanziario e cresca ancora di più la forza di una burocrazia comunitaria sempre più occhiuta, se questo processo non è controbilanciato da un rafforzamento dell’unione politica dell’Europa. Fermiamo questa deriva. O, se procedono le unioni bancaria, economica e di bilancio, in parallelo deve procedere anche l’unione politica. Così non sta avvenendo nell’Europa tedesca di oggi. E di deriva in deriva – ha concluso – si stanno svuotando gli Stati della propria sovranità nazionale”.