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CASO DE LUCA. Campania nel caos: senza programma, senza governo, senza istituzioni. Renzi e De Luca sapevano tutto, da tempo

 

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Campania a lutto. La marcia funebre della morale sta compiendo il suo percorso in una delle Regioni chiave del fu Bel paese. Che Bel Paese rischia di non tornare più ad essere con, al timone, personaggi interessati solo al proprio tornaconto e completamente distanti dalle vere esigenze dei cittadini.

Del caso Vincenzo De Luca si sapeva già tutto prima che accadesse. E, come dice Ippocrate, prevenire è meglio che curare. Ma Matteo Renzi non solo non ha prevenuto, ma procrastina la cura in attesa che il tempo giochi a suo favore. Su De Luca grava una condanna per abuso d’ufficio dal gennaio 2015. Le elezioni ci sono state a maggio 2015. Ma, forse, Renzi ha pensato di giocare d’astuzia. Ha deciso di candidarlo comunque, sperando che perdesse? Probabilmente a questo, piuttosto che all’obiettività, dobbiamo ricollegare gli apprezzamenti al nostro candidato Stefano Caldoro. O, semplicemente, non ha valutato le conseguenze delle sue azioni. Tant’è che ora la Campania è una Regione congelata. Senza governo, senza istituzioni, senza programmazione.

De Luca si è candidato, ha vinto di misura e Renzi lo ha lasciato lì, a bagno maria, nonostante la pasticciata Legge Severino riservasse al Presidente della Regione Campania la sospensione immediata. Una legge brutta che ci si è guardati bene dal modificare, con la prospettiva di utilizzarla per la sospensione del leader dei moderati, Silvio Berlusconi.

Poi è subentrata l’azione di Forza Italia, che ha tentato di rimettere sui binari della legalità la situazione:

“Seppur con colpevole ritardo il provvedimento di sospensione di De Luca é giunto ed ovviamente questo paralizza ogni attività della Regione Campania. De Luca non potrà metter piede nell’aula del Consiglio Regionale e quindi non potrà né presentare le linee programmatiche e men che mai la giunta. Siamo alla paralisi istituzionale annunciata e pervicacemente perseguita da Renzi, De Luca ed il Pd che hanno sfidato la legge, la ragionevolezza ed il buon senso”. Così l’On. Renato Brunetta e l’On. Paolo Russo sabato scorso.

 De Luca

Il Presidente del Consiglio ha sospeso il Presidente della Regione Campania, ma non ha prospettato soluzioni. E ora che succede? Si intravede solo confusione nell’agenda del premier.

Lui ci ha ficcato in questo guaio ed il peso economico e sociale ricade tutto sui cittadini campani.

Renzi è colpevole con l’aggravante della premeditazione: “Renzi e De Luca hanno truffato i cittadini italiani precisando in campagna elettorale che la Severino non si applicava a De Luca”, hanno impeccabilmente osservato l’On. Renato Brunetta e l’On. Paolo Russo.

Forse il Presidente del Consiglio spera nel ghigliottinamento della Legge Severino a breve, per questo lascia passare giorni preziosi.

Si vergogni. La sua politica dei se e dei ma, dei compromessi, dei doppi pesi e delle mezze misure sta affossando l’Italia.

Si torni a votare. Coi se e con i ma non si va da nessuna parte. Né tantomeno con Renzi e De Luca.

Danilo Stancato

Twitter: Danilo Stancato ®