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Ddl concorrenza, gli emendamenti FI a tutela dell’autonomia dei professionisti e delle garanzie per i cittadini

 

ForzaItalia

Il gruppo Forza Italia della Camera dei deputati ha presentato circa 300 emendamenti al ddl concorrenza, all’esame delle Commissioni Finanze e Attività produttive, il cui approdo in Aula a Montecitorio è previsto per il mese di settembre.

Le proposte di modifica presentate sono il frutto di un’intensa attività istruttoria curata dal responsabile di Forza Italia per i rapporti con le professioni, il senatore Andrea Mandelli, che nei mesi scorsi ha audito Abi, Adepp, Ania, Assofarm, Cassa nazionale del notariato, Comitato unitario professioni, Confassociazioni, Confedir, Confedilizia, Consiglio nazionale degli attuari, Consiglio nazionale forense, Consiglio nazionale del notariato, CNA Professioni, Enel, Federcarrozieri, Federfarma, Ordine degli Ingegneri, Parafarmacisti, Poste Italiane.

Tutti i soggetti ascoltati, anche presso le stesse Commissioni, hanno sollevato rilevanti criticità rispetto al ddl, tant’è che sono attesi, per l’inizio della prossima settimana, emendamenti dei relatori interamente riscrittivi di ampie parti del testo. Questo a dimostrazione della superficialità e dell’approssimazione con cui il governo ha trattato professioni e cittadini nella stesura iniziale del provvedimento.

“Gli emendamenti di Forza Italia – dichiarano il presidente dei deputati FI Renato Brunetta e il senatore Andrea Mandelli – presentati sulla base delle singole e approfondite valutazioni tra le associazioni di categoria e i parlamentari del nostro gruppo, sono volti a modificare un provvedimento che, anziché favorire la concorrenza, insiste su interventi che pongono le categorie professionali una contro l’altra, con irrilevanti benefici per i cittadini-consumatori e la liberalizzazione del mercato.

Alcune norme presentate come ‘misure per la concorrenza’, come nel caso dell’esercizio della professione forense in forma societaria, rappresentano addirittura, come denunciato dagli auditi, un arretramento notevole dell’ordinamento, foriero peraltro di un caos operativo. D’altra parte, il tentativo di condonare e permettere alle Società di Ingegneria di operare fuori dalle regole che la legge ha imposto ai professionisti a difesa dei cittadini, è inaccettabile. Così come sono di scarsa utilità, nonché un chiaro segnale contro l’autonomia dei professionisti e le garanzie per i cittadini, la redistribuzione delle competenze ‘alla cieca’ tra professioni operata dal ddl o l’ingresso di capitali esterni negli studi professionali e nelle attività”.

“Forza Italia – concludono Brunetta e Mandelli – garantirà il massimo impegno parlamentare e politico per cambiare e migliorare in modo decisivo il provvedimento in esame, rendendolo quanto più possibile funzionale alla vita e alle attività di chi esercita professioni e alla tutela delle garanzie dei cittadini”.