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LIBIA: IL MATTINALE (FI), GENTILONI VENGA IN PARLAMENTO

 

 

 

“In primis, chiediamo che il ministro per gli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, venga in Aula alla Camera! Il rapimento dei nostri quattro connazionali in Libia è un dramma per le loro famiglie, e siamo fiduciosi che il governo farà di tutto per restituire loro la libertà. Ed è una sirena che ci suona in casa. C’è una guerra che è stata dichiarata all’Occidente da parte dell’Islam jihadista, e noi siamo in prima linea. Intendiamo qui porre con rispetto dieci-domande-dieci al ministro Gentiloni. Gliele poniamo pubblicamente attendendo pubblica – non essendo Forza Italia rappresentata nel Copasir – risposta”. Lo scrive ‘Il Mattinale’ (www.ilmattinale.it), la nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati.

“1)Signor Ministro, su quali basi afferma che “non si tratta di una ritorsione contro l’Italia”? 2)Significa forse che i quattro lavoratori italiani sono stati rapiti non perché italiani ma perché facile bersaglio? 3) Se è così, quali sono le condizioni di sicurezza che il governo è in grado di garantire a chi non per interessi particolari, ma “per pompare gas all’Italia” (come ha detto un loro collega) e perché non sono state garantite nell’occasione?”.

“4)E’ stato un accadimento fatale o esistono responsabilità? Che tipo di lavoro il nostro governo sta facendo oggi per creare un governo unitario in Libia? Chi si oppone? 5) E’ vero che il “precedente” cui, signor ministro, si riferisce, è il sequestro e il successivo rilascio in Libia, dal governo di Tripoli, del medico Ignazio Scaravilli, per cui fu pagato un riscatto nel giugno scorso? Cosa risponde alla osservazione secondo cui il pagamento di un riscatto diventa stimolo a nuovi sequestri? E se questo nuovo episodio non ne è la conferma?”.

“6) Il 22 febbraio il Presidente del Consiglio Renzi, in diretta da Lucia Annunziata, affermò: «L’Italia ha un servizio di intelligence che non è come la Cia ma in Libia siamo i numeri uno. Siamo molto addentro. Noi conosciamo come stanno le cose in Libia, voglio dare segnale di tranquillità all’Italia. Conosciamo come stanno le cose e siamo in grado di intervenire». Può spiegare su quale base di informazioni asseriva questo? E se è in grado di poter ripetere quelle parole? 7)Sullo scenario Mediterraneo, dieci giorni fa c’è stato l’attentato al Cairo. Su quali basi, dopo che ci hanno messo una bomba in casa, afferma che questo attentato “non era diretto contro l’Italia” dopo aver poche ore prima detto esattamente il contrario?”.

“8)Come si spiega e che ampiezza ha il fenomeno dell’immigrazione con pescherecci e barconi dall’Egitto, come dimostra lo sventurato caso della ragazzina siriana deceduta e abbandonata in mare perché privata delle medicine da scafisti in partenza da un porto egiziano? 9) Come il governo intende, insieme con l’Europa e l’Alto Rappresentante Federica Mogherini, coinvolgere operativamente Stati Uniti, Russia e Cina per la stabilizzazione del Mediterraneo meridionale nella lotta contro lo Stato Islamico, sull’onda della collaborazione istituita per l’accordo con l’Iran?”.

“10) Quando il governo, a proposito del tavolo del lavoro comune, della coesione e della sicurezza nazionali, – approvato dalla Camera il 22 aprile scorso, dichiarato aperto da Renzi sabato scorso – intende passare dall’annuncio alla realizzazione? Se non ora quando? Quando saremo spazzati via?”, conclude ‘Il Mattinale’.