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(MAL)GOVERNO PD. I casi di Abruzzo e Sicilia

 

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Italia è ostaggio del Pd.

Può un partito completamente lacerato da faide interne garantire una buona amministrazione del governo, delle regioni e delle città italiane? No, ovviamente e quello che sta accadendo nel nostro Paese negli ultimi tempi ne è la conferma. All’ordine del giorno registriamo la grana per il Partito democratico, questa volta in ABRUZZO, dove la magistratura contabile ha richiesto lo scioglimento del Consiglio Regionale per bilanci opachi, omissioni e violazioni a partire dal 2012. Oramai i disastri dei democrat che vengono alla luce non fanno quasi più notizia, talmente frequenti e ripetuti nel tempo. La sezione regionale della Corte dei Conti ha depositato una relazione sulla Giunta e sul Consiglio Regionale del Governatore Luciano D’Alfonso che può avere un solo esito logico: la rimozione del Governatore e lo scioglimento del Consiglio. Secondo la relazione, D’Alfonso (dal 2014), Giunta e Consiglio (dal 2012) sono responsabili di omissioni di atti obbligatori previsti dalla legge, nonché di atteggiamenti dilatori. Ora la questione passa al Presidente della Repubblica che, in virtù dell’art. 126 della Costituzione, può sciogliere il Consiglio Regionale e rimuovere il Presidente di Giunta per inadempienze gravi, con decreto motivato. Tradotto in soldoni: D’Alfonso ed il suo entourage hanno le ore contate. Nessuna regione scampa al rosario maledetto del Pd. Di rosario in Rosario ci spostiamo in SICILIA, dove il Governatore Crocetta è ancora al centro del vortice mediatico per le presunte intercettazioni pubblicate da ‘L’Espresso’. Un vortice che ha distolto l’attenzione sulla situazione tragica della regione Sicilia. Anche qui la Corte dei Conti ha analizzato l’operato della Giunta guidata da Rosario Crocetta fin dal 2012. Ebbene i saldi di bilancio registrano pesanti passivi. In soldoni, è proprio il caso di dirlo, analizzando i dati del 2014 c’è un buco di 980 milioni tra entrate correnti e spesa corrente (+ 732 milioni rispetto al 2013), mentre l’indebitamento netto è salito a 2,8 miliardi di euro. Un disastro. Per la vicenda mediatica siamo dalla parte di Crocetta, per tutto il resto siamo dalla parte dei siciliani, ergo Crocetta se ne vada.

Il Pd è oramai ridotto a un ectoplasma. Abruzzo e Sicilia ne sanno qualcosa. 

Danilo Stancato

Twitter: DaniloStancato