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CAOS ROMA E SICILIA – Il caso (umano) Marino. L’Italia non può permettersi che la Capitale sprofondi nel ridicolo e nel disprezzo internazionali

 

Giannelli

Il Pd balcanizzato immobilizza l’Italia. Ma soprattutto internazionalizza le ridicole vicende delle nostre amministrazioni locali. L’attenzione guadagnata sulla pagine del NY TIMES per la vergognosa amministrazione Marino ne è l’esempio lampante.

A Roma la situazione è totalmente degenerata negli ultimi giorni, grazie alle dimissioni presentate dall’assessore al Bilancio Silvia Scozzese. Per quanto vogliano farci credere che siano state il frutto di incomprensioni e diversità di vedute con il sindacoMarino, ci preme sottolineare che la Scozzese è un dirigente Anci per cui molto vicina al fedelissimo renziano Delrio. Voi direte una semplice coincidenza, non per noi. Poi che siano sorte delle irregolarità nella gestione degli appalti sull’emergenza abitativa è cosa vera, ma in questa amministrazione gli elementi tecnici sono solo contorno, il tema politico della divisione Pd è sempre e comunque al centro del dibattitto.
Fa sorridere che ci sia grande attesa per l’intervento diMatteo Renzi alla festa dell’Unità; quale unità non è dato sapersi, ma il premier avrebbe assicurato la sua presenza per domani sera, non prima però di essersi assicurato con il commissario Orfini, che nei paraggi non appaia il sindaco Marino. Comicità cosmica ma triste realtà allo stesso tempo. Realtà come quella che dipinge la città di Roma, agli occhi anche dell’opinione pubblica internazionale, come fosse un teatro dell’orrore e del degrado. Non vorremmo che ai più sfuggisse, che il principale responsabile di quanto sta accadendo nella Capitale d’Italia è il Partito democratico e quindi il suo segretario Matteo Renzi.
La partita dovrebbe decidersi nelle prossime ore, quando sarà reso noto il rimpasto della giunta. Non sappiamo ancora se verrà premiata o meno la linea Marino, il quale dovrà nominare i sostituti del licenziatissimo Improta, della suddetta Scorsese al Bilancio e del dimissionario vicesindaco Nieri. Marino vorrebbe nominare solamente queste tre nuove figure, sperando che il deputato Causi possa occupare sia la poltrona da vicesindaco che quella da assessore al Bilancio.
Certo è che le pressioni sul sindaco sono molteplici, molte arrivano anche da Sel, che dopo l’addio di Nieri sta garantendo momentaneamente un appoggio esclusivamente esterno alla giunta. Per rientrare vorrebbe come numero due del CampidoglioFrancesco Forgione, ex Presidente della Commissione Antimafia. Diversa l’idea di Orfini e quindi di Renzi, che punterebbe ad un rimpasto allargato anche per gli assessorati Scuola, Ambiente e Cultura.
Marino non ha margini di errori, specialmente considerando il fatto che dovrà inderogabilmente far approvare l’assestamento di bilancio entro il 31 luglio per non incorrere al commissariamento del comune. Sarebbe un altro punto a favore del prefettoGabrielli, il quale sembrerebbe aver già messo più di una mano sul Campidoglio. Renzi pare che gli abbia già offerto la candidatura come prossimo sindaco, molto dipenderà anche da quello che accadrà con l’organizzazione del Giubileo che aprirà i battenti il prossimo 8 dicembre.
Un bel banco di prova considerando che al momento le casse del comune sono vuote e che bisognerà dare accoglienza a circa 30 milioni di pellegrini da tutto il mondo.

Altro che NY TIMES, persino nei luoghi più remoti della terra si burleranno della mangiatoia di Roma. Crocettae Sicilia permettendo; d’altronde si rubano la scena a vicenda. Forza Renzi il tuo disegno potrebbe compiersi già l’anno prossimo, butta tutto dentro nel carrozzone delle amministrative. La longa manus può arrivare ovunque. Noi saremo pronti e con un centrodestra unito vinceremo come a Venezia e in Liguria.
Stefano Peschiaroli
TW @StePeschiaroli