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Brunetta: Lavoro, “Istat vs governo, il Ministero di Poletti manipola i numeri”

 

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“La guerra sui numeri continua. Appare oggi una sorprendente e preoccupante, ma apprezzabile, intervista del presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, che denuncia il Ministero del Lavoro di ‘manipolare’ i numeri del mercato del lavoro creando confusione ed incertezza e minando la credibilità della statistica ufficiale e si mostra preoccupato per la democrazia.

Se non è uno scenario da Grecia, poco ci manca. L’Istituto nazionale di Statistica rivendica a sé –come deve essere – il ruolo fondamentale nel rilascio delle cifre e dei numeri dell’occupazione e della disoccupazione, accusando il governo, ed in questo caso il Ministero del Lavoro, di fornire numeri non certificati e non chiari, solo al fine di mostrare gli effetti positivi delle riforme.

Ed in verità, sostiene anche che le riforme del Jobs Act non stanno producendo effetti significativi. Insomma una denuncia chiara sul metodo poco ortodosso del governo di affrontare un serio monitoraggio delle riforme strutturali in atto ed una critica sull’efficacia dei provvedimenti. Ed il presidente dell’Istat è stato nominato dal Governo Renzi.

Vi è di che riflettere. Non tanto sul giudizio riguardo al Jobs Act (non più di qualche settimana fa il Presidente dell’Inps Boeri – anch’esso nominato da Renzi – aveva criticato robustamente la manovra di defiscalizzazione e posto dubbi sulla copertura per i prossimi anni) quanto sulla dura requisitoria in merito ai processi di rilevazione dei fenomeni del mercato del lavoro ed in generale sui numeri che fornisce il governo. Appare una diffusa sfiducia sul dato cosiddetto amministrativo, una cautela sulle basi sulle quali quel dato è costruito, un monito agli organi di stampa sul fatto che vi è molta confusione e poca attendibilità, un incitamento alla rivolta dei consumatori.

E noi non possiamo che essere d’accordo con il professor Alleva, presidente dell’Istat”.