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Caso Cancellieri, fiducia significa garantismo, ma anche responsabilità

 

CANCELLIERI

 

 

Siamo garantisti, su questo non c’è dubbio. Di fronte a presunte ipotesi di colpevolezza che riguardino chicchessia, manifestiamo prudenza, almeno fino al terzo grado di giudizio, come previsto dal nostro ordinamento. Abbiamo applicato questa linea di pensiero anche al caso Cancellieri, ritenendo che il Guardasigilli avesse agito nel pieno delle sue facoltà: di fronte al dramma umano, al dolore provato e vissuto sulla pelle di una persona, non si può infierire: non si affonda la lama di un coltello sulla carne dei deboli. Garantismo, lo ripetiamo. Prudenza e oculatezza.

 

Tuttavia, di fronte alla nostra granitica scelta di confermare la fiducia ad Annamaria Cancellieri, si è registrata l’indecisione di un Partito democratico pronto a sfruttare la situazione pur di ribaltare il tavolo. Il vero obiettivo di Epifani e soci è quello di piazzare una bomba sotto il pavimento della collaborazione ai fini della (non) pacificazione nazionale. Ormai lo sappiamo, questo è il loro cruccio. Vogliono sbarazzarsi di Berlusconi per celebrare le loro primarie e il loro congresso in piena libertà, senza alcun ostacolo. Con tutta evidenza, hanno fatto male i conti. Non hanno considerato che la vera mina destabilizzante proviene dal sindaco di Firenze Renzi, persona pronta a tutto pur di perseguire le sue smanie di potere. Così, ancora una volta, il Pd ha rallentato i lavori istituzionali per mettere in scena un misero teatrino, dove i figuranti sono sempre gli stessi: noia garantita.

 

E allora che si fa? Si continua a governare con degli irresponsabili, aiutati ora anche da qualche transfuga del centrodestra desideroso di non mollare la poltrona ricevuta per grazia?

 

Ciò che ci preoccupa è la condizione generale del Paese, la sua economia reale, la sua ripresa: perdere tempo non è più consentito.

 

Nel ribadire la fiducia al ministro Cancellieri, Forza Italia ha implicitamente affermato di non voler più partecipare ai giochetti da salotto del Pd. Si guardi avanti.

 

Angelica Stramazzi

TW@AngieStramazzi