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Brunetta: Legge di Stabilità, “Manovra tutta sbagliata, così non la votiamo”

 

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“Questa è una legge di stabilità che non piace a nessuno. Non piace all’Europea, e l’ha detto papale papale, nonostante gli arrampicamenti sugli specchi di Saccomanni. Non piace ai sindacati, alle imprese, non piace a Confcommercio, ai grandi, ai piccoli. Neppure allo stesso Letta”. Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un’intervista al “Quotidiano Nazionale”.

 

E tutto ciò che cosa significa? “Che è sbagliata. Fatta male, costruita peggio. E che sta avendo un percorso di tipo implosivo. Il governo consente assalti mirati alla diligenza, in parole povere autorizza marchette. Soldi a università private del sud e così via. Da un governo del rigore, del supertecnico di Bankitalia ci si aspettava di più”.

 

“Siamo agli antichi vizi. E poi è la filosofia che vi sta dietro che è sbagliata. Sarebbe servita un’intelligenza di governo. Capire che stiamo vivendo una transizione verso una possibile ripresa e quindi per non uccidere il bambino nella culla occorreva una legge di stabilità molto chiara che facesse tagli forti alla spesa corrente e dismissioni forti e credibili. Con quei soldi detassare lavoro e consumi”.

 

“Abbiamo presentato dieci punti fondamentali, seri. Se ce li danno noi voteremo la manovra. Se non ci danno nessuno o parte consistente di questi punti, è il governo che va all’opposizione del Paese”, conclude Brunetta.