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Brunetta: Fisco, “Padoan smentisce se stesso, ecco cosa diceva all’Ocse sull’Imu…”

 

 

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“Povero Pier Carlo Padoan, costretto, per motivi di bottega, o di sudditanza verso il presidente (si fa per dire) del Consiglio a smentire se stesso. La sua storia, la sua credibilità, i principi in cui credeva, le tesi che ha portato avanti con convinzione in anni e anni di onorata carriera.

‘Le tasse che danneggiano di meno la crescita sono quelle sulla proprietà, come l’Imu, mentre le tasse che, se abbassate, favoriscono di più la ripresa e l’occupazione sono quelle sul lavoro’ è sempre stata la risposta del professor Padoan quando gli si chiedeva cosa pensasse delle imposte sugli immobili, prima che Matteo Renzi ne annunciasse, senza neanche consultarlo, la cancellazione.

Era tanto convinto, Padoan, di quello che diceva, che lo ripeteva in tutte le occasioni.

Era dicembre 2010 quando il capo-economista e vice-segretario dell’Ocse, presentando uno studio che dimostrava come l’uso intelligente delle imposte fosse un driver per la crescita, affermava: ‘Abbiamo cercato di dimostrare il rapporto tra la struttura della tassazione e la crescita, nel senso che ci sono tasse più dannose allo sviluppo e altre meno dannose, come quelle sui consumi e sui patrimoni’. E il 2 maggio 2013 affermava: ‘Se le priorità sono crescita e occupazione, la prima cosa da tagliare sono le tasse sul lavoro: ridurre le tasse sul lavoro è più importante che ridurre l’Imu’.

Negli stessi termini si pronunciò il Fondo Monetario Internazionale in uno studio pubblicato il 4 luglio 2013: ‘In Italia l’Imu sulla prima casa va mantenuta’. E subito si dichiarò d’accordo Padoan, in un’intervista del giorno successivo al Giornale Radio Rai: ‘Le tasse che danneggiano di meno la crescita sono infatti quelle sulla proprietà, come l’Imu, mentre le tasse che, se abbassate, favoriscono di più la ripresa e l’occupazione sono quelle sul lavoro’.

Stessa posizione esposta poi il 10 settembre 2013 in un’intervista a Ballarò: ‘Se l’obiettivo è quello di sostenere l’occupazione, le tasse da far calare sono soprattutto le tasse sul lavoro. Le tasse sulla proprietà immobiliare potrebbero restare dove sono, anche perché c’è un problema di copertura’.

D’altronde, la fama del professor Padoan a favore delle tasse sugli immobili era nota a tutti, tanto che qualcuno si spinse a chiamarlo ‘mister patrimoniale’. Posizione, la sua, tra l’altro, in linea proprio con quanto ricordato pochi giorni fa dalla Commissione europea a Matteo Renzi, e scritto nelle Raccomandazioni Ue all’Italia dello scorso luglio (e non solo).

Ma quella era un’altra vita, Padoan faceva l’economista, non il ministro. Passare da ‘Le tasse sono bellissime’ a ‘Meno tasse per tutti’, in fondo, è un attimo. Soprattutto se lo ordina Renzi. Povero professor Padoan, trasformato in uno Yes man”.