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Brunetta: Governo, “Renzi deforma realtà, con lui trama è quella di una tragedia”

 

Brunetta Renzi

“Le cifre di questi giorni hanno elementi positivi. Non ho la vocazione del gufo. Non dico nero se è bianco”.

Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un intervento pubblicato da “Il Tempo”.

“Certo. Potrei fare l’avvocato del diavolo, e spiegare che la crescita del Pil dello zero virgola è una miseria dovuta a fattori esterni alla politica economica del governo (che non c’è), tipo il calo del prezzo del petrolio, la svalutazione dell’euro di circa il venti-venticinque per cento rispetto al dollaro, il minor costo del denaro per le imprese grazie all’acquisto di titoli di Stato da parte della Banca centrale europea di Draghi. Spiegare inoltre che questo dato non è l’emersione di una terra solida su cui costruire il nuovo mondo della prosperità, ma una faccenda che c’entra con l’accumulo di scorte delle aziende. Che la crescita di consumi è un’effervescenza passeggera, e l’aumento della produzione industriale è merito esclusivo di ordinativi di auto della Fca”.

“Ma la trama resta quella di una tragedia: fino a che saremo governati da Renzi e dal suo Partito democratico (maggioranza e minoranza uniti nella menzogna), il popolo italiano sarà alla mercé di un avventuriero che non ha per scopo quello di far star bene la gente, ma di diventare il padrone dell’Italia per spartirsela con il suo giro. Sono diciotto mesi che adotta questa tecnica. Intossica la realtà delle cose con le sue ‘narrazioni’, manipolando i numeri, giocando con le statistiche, ignorando ostinatamente il disagio della gente”.

“L’ottimismo di Berlusconi era autentico, in funzione di un disegno di benessere per tutti. Diceva e agiva secondo la sua visione liberale della società, dello Stato e dell’economia. Meno tasse, meno mano pubblica. Renzi invece deforma la fotografia delle cose e adatta le sue promesse alla propaganda. Il suo unico pensiero è sfruttare ogni vento per farsi bello, e l’interesse politico unico e costante è appiopparci delle riforme istituzionali che servono solo a imbullonarlo al potere”.

“Senza verità, senza lealtà, senza moralità condanna l’Italia a un ruolo meschino nel mondo, uccidendo il ceto medio, ma nello stesso tempo ingannandolo, con il concorso di un sistema dei mass media asservito. Qualunque siano i numeri, e quelli positivi di oggi sono comunque controversi ed effimeri, Renzi non li userà pro populo, ma pro domo sua. Non sono però disperato. La gente se ne sta accorgendo. Ne vedremo presto delle belle”, conclude Brunetta.