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Brunetta: Volkswagen, “Caso dimostra opportunismo Germania, adesso reflazione”

 

“Dalle stelle alle stalle. Da orgoglio nazionale a problema esistenziale. Il caso Volkswagen è la dimostrazione di come l’egemonia economica (sia sul piano finanziario che su quello industriale) e l’egemonia politica raggiunte dalla Germania, siano in realtà frutto di comportamenti opportunistici. Atteggiamenti spregiudicati basati su imbrogli o forzature. Sul non rispetto delle regole.

Le stesse regole, al contrario, rigidamente imposte agli altri Stati membri.

Anche nell’affaire Volkswagen, industria automobilistica tra le più grandi e importanti al mondo, è evidente il mancato rispetto delle regole. Un enorme scandalo che cela un pericolo concreto per tutta l’Europa.

Un’Europa già affetta da bassa crescita a causa degli squilibri creati dall’egemonismo tedesco ed dal suo surplus che, in caso di crollo dell’industria automobilistica si troverebbe ad affrontare una nuova recessione. 

Diventa ancora più evidente, a questo punto, la necessità della reflazione della Germania. Tradotto dal gergo degli economisti: Berlino smetta di accumulare euro con una esportazione esagerata di merci ma, piuttosto, alimenti la domanda interna del ceto medio e operaio, abbattendo le tasse e investendo in infrastrutture. Spenda, invece di rastrellare gli euro degli altri.

Il governo guidato da Angela Merkel deve cambiare drasticamente la sua politica che sta uccidendo gli altri Stati membri. Un po’ per farsi perdonare dalle colpe del passato, un po’ perché è un atto dovuto ed è l’unica che può farlo. Ma soprattutto perché, se questa politica economica di surplus commerciale gigantesco prosegue, la Germania, a seguito dell’impoverimento degli attuali acquirenti delle sue auto, non avrà più valuta da pompare nelle sue casse e la locomotiva perderà ruote e deraglierà.

Cara Angela, adesso i compiti a casa li devi fare tu”.