“Ricordiamo a noi stessi e ricordiamo al governo che l’articolo 6, comma 3, della Legge n. 243 del 2012, di attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione prevede che qualora l’esecutivo ‘ritenga indispensabile discostarsi temporaneamente dall’obiettivo programmatico, sentita la Commissione europea, presenta alle Camere, per le conseguenti deliberazioni parlamentari, una relazione con cui aggiorna gli obiettivi programmatici di finanza pubblica, nonché una specifica richiesta di autorizzazione che indichi la misura e la durata dello scostamento, stabilisca le finalità alle quali destinare le risorse disponibili in conseguenza dello stesso e definisca il piano di rientro verso l’obiettivo programmatico. […] La deliberazione con la quale ciascuna Camera autorizza lo scostamento e approva il piano di rientro è adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti’.
Chiediamo al ministro Padoan, che oggi ha ricevuto dall’Aula della Camera, votata dalla maggioranza assoluta, l’autorizzazione richiesta dal citato articolo, se, come previsto dalla stessa Legge, ha sentito la Commissione europea prima di presentare al Parlamento la Relazione con cui aggiorna, in peggio, gli obiettivi programmatici di finanza pubblica.
Se sì, come ci auguriamo per una semplice questione di rispetto delle regole, chiediamo al ministro Padoan di fornire al Parlamento, per un ulteriore dibattito, i documenti attestanti non solo la sua interlocuzione con l’Europa, ma anche la risposta di Bruxelles alle per noi eccessive richieste di flessibilità da parte dell’Italia. Perché dall’atteggiamento dell’Europa dipende a questo punto tutta la costruzione della Legge di stabilità di imminente presentazione alle Camere. È bene che il Parlamento, dunque, sia a conoscenza non solo delle richieste dell’Italia, ma soprattutto della risposta della Commissione europea”.