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Brunetta: Conti Pubblici, “8,9mld di fondi strutturali non spesi, governo assente”

 

“A seguito di apposita interpellanza urgente rivolta al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e al ministro dell’Economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, sull’utilizzo da parte del governo dei Fondi strutturali europei, apprendiamo oggi dal sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto, delegato a rispondere in Aula – pur non essendo, al netto della stima personale nei suoi confronti, rappresentante del Ministero competente – che il nostro paese ha ancora da utilizzare, a distanza di due anni dalla scadenza, 8,9 miliardi di Fondi residui del Bilancio europeo 2007-2013. Risorse che certamente il governo non sarà in grado di spendere entro la scadenza del 31 dicembre 2015, mancando solo due mesi e 21 giorni.

Ma Renzi ha già annunciato che con la prossima Legge di stabilità intende presentare alla Commissione europea un piano di investimenti per il 2016 da 5 miliardi di euro, a cui si aggiungerebbe un cofinanziamento di pari importo da parte dell’Ue, per ottenere 3 decimali di cosiddetta ‘flessibilità’.

Innanzitutto la clausola cui vuol fare riferimento il presidente del Consiglio (cosiddetta ‘clausola degli investimenti’) non può essere invocata dall’Italia in quanto per richiederla il nostro paese dovrebbe avere un andamento discendente del debito pubblico, mentre quest’ultimo non fa altro che crescere, checché ne dica il ministro Padoan con le sue previsioni.

Ma anche se fosse, con che faccia, ci chiediamo, Renzi va a chiedere in Europa di spendere 5 miliardi di Fondi strutturali del Bilancio europeo 2014-2020 quando ancora ci sono 8,9 miliardi di residui non spesi del precedente periodo 2007-2013? Che credibilità può avere in Europa un premier che chiede di spendere Fondi che fino ad oggi ha perso, perché non è stato capace di utilizzarli? Chi vuole prendere in giro, Renzi? Gli italiani? L’Unione europea?”.