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Brunetta: Fisco, “Promessa Renzi di ridurre tasse è partita di giro, anzi di raggiro”

 

“Renzi insiste. Ieri da Fazio ha ripetuto il suo mantra preferito: ‘La legge di stabilità riduce le tasse. E mi sembra divertente, perché è il segno che l’Italia può ripartire’.

Purtroppo per il premier, ma soprattutto per i contribuenti, stando a quanto scritto nell’ultimo documento ufficiale di finanza pubblica del governo Renzi, vale a dire la Nota di aggiornamento al Def presentata poco più di due settimane fa, la pressione fiscale in Italia crescerà dal 43,7% del 2015 al 44,2% del 2016 e, ancora, dal 44,2% del 2016 al 44,3% del 2017.

Complessivamente, dal 2014, ovvero da quando l’attuale governo è in carica, al 2017, la pressione fiscale nel nostro Paese aumenta di quasi un punto di Pil (dal 43,4% del 2014 al 44,3% del 2017). Altro che ‘abbassiamo le tasse’.

Queste ultime, sempre secondo quanto scritto nella Nota di aggiornamento del Def, calerebbero leggermente solo nel passaggio dal ‘tendenziale’ al ‘programmatico’, vale a dire se il governo disinnescasse davvero le clausole di salvaguardia che prevedono l’aumento dell’Iva, fino al 25,5% nel 2018, e delle accise. Ma nel documento presentato al Parlamento, il governo non dice come intende farlo, perché, come noto, non sa come farlo.

La pressione fiscale diminuirebbe solo se le clausole di salvaguardia fossero disinnescate da tagli alla cattiva spesa pubblica, di cui, però, non c’è neanche l’ombra. Quindi gli annunci di Renzi non sono altro che partite di giro, anzi di raggiro”.