“La paura di Renzi è ben riposta. Ha ragione di temere una coalizione di centrodestra, ma non perché sia una offerta ‘á la carte’ ma in quanto ricca di valori positivi, quali la libertà a tutto campo, l’amore all’Italia e alla propria regione, federalista e insieme capace di difendere gli interessi del Paese di fronte a un’Europa germanizzata.
Le diverse forze del centrodestra compongono un bouquet di temperamenti diversi tenuti insieme dal primato della persona e dalla volontà di togliere potere alle varie caste dello Stato per ridarlo alla società, alla famiglia e alle imprese. A sinistra invece il panorama è fosco, le proposte del governo Letta si riducono al tassa e spendi e chi lo critica da sinistra, come Grillo e come Sel, propone un’alternativa che è pure peggio, basata su statalismo e patrimoniali a gogo.
L’antico sogno di Renzi di mietere consensi nel centrodestra si infrange contro la realtà. Fa bene Renzi ad aver paura di perdere”.