Socialize

CAOS AGENZIA DELLE ENTRATE. Che pasticciaccio brutto. Il caso Rossella O’Hara Orlandi. Dove mette piede Renzi divide e crea caos

 

 

L

asciate ogni speranza, voi dell’Agenzia delle Entrate.

 

Il fisco italiano è fuori legge e ci vien da ridere a pensare che chi ci chiede di pagare le tasse non sia in regola. Il pasticciaccio brutto dell’Agenzia delle Entrate ha prodotto questo, un’amministrazione fiscale che ha deragliato dal quadro normativo e persone coinvolte che si accusano l’un l’altra. Così la direttrice dell’Agenzia, Rossella Orlandi, dichiara pubblicamente che la legge sull’aumento del limite del contante invade il territorio dell’autonomia dell’Agenzia, Enrico Zanetti, sottosegretario al ministero dell’Economia, che la invita a dimettersi per aver reso questa dichiarazione pubblica e per la difesa a spada tratta dei 700 e oltre dirigenti temporanei, a loro volta in causa col ministero, mentre Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia, che si schiera con la Orlandi e contro Zanetti.

 rIFORMA

Sembra una filastrocca, ma è la realtà.  Scrive bene Davide Giacalone su Libero: “L’Agenzia ha concepito se stessa come un corpo estraneo ed indipendente dalla Pubblica amministrazione, come una specie di magistratura” creando una sorta di Stato di Polizia parallelo alla macchina amministrativa, in contrasto anche alle disposizioni della Corte costituzionale.  Sono circa 15 anni che l’Agenzia elude i pronunciamenti della Corte e della giustizia amministrativa con norme ad hoc, deroghe e clausole, come nel caso della stessa sentenza n. 15 depositata lo scorso 17 marzo 2015 (con la quale la Corte ha detto di no all’attribuzione di incarichi dirigenziali a Funzionari direttivi interni alle Pubbliche amministrazioni).

10

Il problema è politico, giuridico e sociale, è necessaria un’audizione parlamentare di Padoan e della direttrice Orlandi. Usciremo fuori a riveder le stelle un giorno?

Danilo Stancato

Twitter: @DaniloStancato