Brunetta: “Padoan su surplus? Perchè non ha sostenuto reflazione Berlino in Ue?”

“In un’intervista alla Welt, il ministro dell’Economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, ha finalmente sostenuto che ‘la Germania dovrebbe ridurre il suo esorbitante surplus commerciale’. Benvenuto nel club di chi da anni considera la reflazione tedesca la soluzione della crisi in Europa.

Guardando ai numeri, nel 2014 (ultimi dati disponibili), il surplus della Germania ammontava a 220 miliardi di euro, vale a dire il 7,6% rispetto al Pil, che, sempre nel 2014, era di 2.904 miliardi.

Insieme alla Germania, i maggiori surplus dell’eurozona sono stati registrati da Olanda (10,9%), Svezia (6,8%) e Danimarca (6,3%). Guarda caso tutti paesi del nord Europa, gli unici che dalla crisi dell’euro in questi anni ci hanno guadagnato.

La Germania, quindi, insieme ai suoi Stati satellite, deve rientrare, come previsto da Six Pack e Fiscal Compact, al di sotto del 6%, cosa che finora non ha fatto, e spendere il proprio surplus per cambiare il metabolismo dell’eurozona.

A ben vedere, la riduzione dei surplus dei paesi del nord Europa sotto il 6% si presenta anche come l’unica medicina in grado di ridare sviluppo all’area euro. In caso contrario, la situazione rimarrà stagnante e duale.

Un esempio: dimezzare il surplus della Germania significa mettere in circolo almeno 100 miliardi di euro (3,5 punti di Pil tedesco); più di 150 miliardi se anche Olanda, Svezia e Danimarca faranno lo stesso.

Il risultato sarà una spinta positiva, di almeno un punto, alla crescita di tutta l’area euro, che attualmente è ferma, come previsione per il 2015, all’1,5%.

Il ministro Padoan finalmente l’ha detto, ma non è conseguente. Perché non ha sostenuto la reflazione tedesca in tutti i summit dei ministri delle finanze dell’Eurozona e dell’Unione europea a cui ha partecipato in questi quasi due anni di Ministero? Perché si è dimostrato sordo e cieco, incapace di riconoscere il valore delle proposte in tal senso che gli sono arrivate dal Parlamento? Il ministro Padoan, succubo del suo padrone Renzi, ancora una volta si è svegliato dal suo sonno tardi e male”.