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IL MATTINALE (FI): “PD E’ IN FRANTUMI, RENZI HA TAGLIATO PONTI CON SUA SINISTRA”

 

“Qualche volta persino i comunisti dicono la verità.  Stefano Fassina la enuncia oggi in maniera icastica, diremmo incontrovertibile:  “Il Pd di Renzi è incompatibile con il centrosinistra”. (In realtà, chiosiamo noi, Renzi è compatibile solo con se stesso e con chi accetta di essere assimilato alla sua dimensione anomala di peronista à la florentine). D’ora in poi, ed è quello che certifica Fassina,  la sinistra che si sta organizzando in questi giorni in Parlamento e nei territori non è più potenziale alleata del “Partito democratico di Renzi”, ma sua fiera antagonista”. Lo scrive ‘Il Mattinale’ (www.ilmattinale.it), la nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati.

“Il fatto è che, a sua volta il “Partito democratico di Renzi” è nemico, oltre che dei fuoriusciti da sinistra e della truppa di Sel, anche del Partito democratico che vorrebbe tanto fare a meno di Renzi, e dovunque cerca di impedirne la tracotanza.  Non basta: il “Partito democratico di Renzi” è a sua volta frantumato in personalismi e tentativi di galleggiamento espletati spingendo sott’acqua il renziano in declino.

Una specie di purga staliniana, senza sangue per carità, ma con molti morti lo stesso, uno soprattutto: il Partito democratico. Sui suoi resti cavalca l’uomo solo al comando, il Fiorentino che pretende di occupare da solo tutto il territorio della politica. Cannibalizzando sinistra e centro, con appetiti anche a destra. Il tutto drogando l’opinione pubblica con il dilagare ossessivo di presenze e interventi, slides e tweet, dove afferma risolutamente il primato di valori moderati, salvo praticare i metodi assistenzialistici e di spesa crescente della sinistra.

La frase di Fassina dimostra che il tentativo è fallito sulla sinistra. Sul centro deve accontentarsi dell’atomo Alfano, per di più ormai abbandonato dalla parte pensante dell’Ncd (Quagliariello e Augello, oltre che Giovanardi). Sulla destra ha acquisito i verdiniani, che sono più numerosi in Parlamento che in Italia. Ma è sul centrodestra che Renzi va a sbattere con tutta la sua boria. La rinascita dell’alleanza di Forza Italia, Lega e FdI ha tirato su un muro troppo alto persino per le balle della sua propaganda”, conclude ‘Il Mattinale’.