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ECONOMIA. Legge di stabilità 2014 – 2016, un provvedimento da 26,5 miliardi complessivi.

 

 Letta Saccomanni

 

In data 15 ottobre 2013 il Consiglio dei Ministri del governo guidato da Enrico Letta ha varato la Legge di Stabilità per il triennio 2014-2016. Il valore complessivo del provvedimento è di circa 11,5 miliardi nel 2014, oltre a 7,5 nel 2015 e 7,5 nel 2016. Il presidente del consiglio ha dichiarato che sarà una legge «senza tasse e senza tagli sul sociale». Vediamo le misure principali all’interno del testo (provvisorio).

 

CUNEO FISCALE – Per rilanciare la competitività del fattore lavoro il governo ha deciso un taglio del cuneo fiscale, ovvero della differenza tra lo stipendio netto del lavoratore e il salario lordo in carico all’azienda, comprensivo anche delle trattenute fiscali, che sarà pari a 5 miliardi per i lavoratori e 5,6 miliardi per le imprese nel prossimo triennio. Per il 2014 previsti sgravi sul lavoro per 2,5 miliardi.

 

BOLLO SUI TITOLI – Il governo ha previsto un aumento del bollo sulle gestioni di titoli, ad oggi pari allo 0,15%. Tra le ipotesi, la nuova aliquota potrebbe salire allo 0,165%.

 

 

BLOCCO PENSIONI – Le quote degli assegni pensionistici sopra i 3 mila euro non saranno adeguate al costo della vita nel 2014. Adeguamento al 90% per quelle superiori a 3 volte il trattamento minimo Inps; al 75% per quelle superiori a quattro volte il minimo; al 50 per cento per quelle superiori a cinque volte il minimo. Allo studio un contributo di solidarietà dal 5% al 15% sopra i 100 mila euro.

 

PUBBLICO IMPIEGO – Tra le misure previste per la pubblica amministrazione, oltre al blocco della contrattazione fino alla fine del 2014, ci sono meno straordinari, i tetti alle maxi retribuzioni (con un limite massimo a 300mila euro), una stretta sul turn over e regole più severe per gli affitti. Gli straordinari dovrebbero essere tagliati del 10% rispetto al 2013: solo le forze dell’ordine e i vigili del fuoco patiranno una riduzione pari al 5%.

 

 

SGRAVI ASSUNZIONI – L’esecutivo ha previsto ulteriori agevolazioni per abbassare la pressione fiscale: 1,5 miliardi sono destinate alle detrazioni lavoro sulle fasce medio basse e 40 milioni di euro per l’Irap sulla quota lavoro (110 milioni nel 2015, 200 nel 2016).

 

 

 

TFR A RATE – Un’altra misura per gli statali riguarderebbe la rateizzazione del Tfr (il trattamento di fine rapporto, vale a dire la liquidazione), che verrebbe corrisposto non in un’unica soluzione ma in due tranche se supera i 50 mila euro. È la revisione di una regola già applicata solo alle liquidazioni che superano i 90 mila euro.

 

 

RIENTRO DEI CAPITALI DALL’ESTERO – Arriva un nuovo meccanismo per la regolarizzazione dei capitali detenuti illecitamente all’estero. I contribuenti dovranno autodenunciarsi e pagherebbero tutte le tasse dovute per i periodi ancora soggetti ad accertamento, con una riduzione delle sanzioni e, forse, l’estinzione del carico penale. Sparirebbe però l’anonimato. Il gettito della regolarizzazione, per prudenza, non è stimato.

 

 

 

RIVALUTAZIONE QUOTE BANKITALIA – Sono ancora in corso «lavori definitivi» per la revisione della contabilizzazione delle quote della Banca d’Italia possedute dagli istituti di credito, ha annunciato Saccomanni. Secondo indiscrezioni la valutazione di Bankitalia si aggirerebbe su 5-7 miliardi di euro. Il gettito per il Tesoro arriverebbe dalla plusvalenza registrata dalle banche azioniste.

 

 

 

ECOBONUS – Nel testo del disegno di legge di Stabilità confermati l’ecobonus anche nel 2014. L’esecutivo così conferma l’impianto di agevolazioni anche per il prossimo anno in tema di ristrutturazioni e risparmio energetico, prevedendo però un loro graduale ripensamento per gli anni a venire. Il costo per le casse dello Stato si aggira attorno al miliardo di euro o poco più.

 

 

 

SOFFERENZE BANCARIE – Il ministro Saccomanni ha parlato di misure per incentivare «la patrimonializzazione delle imprese che diventano più affidabili per le banche. Banche che per la contabilizzazione delle perdite saranno in grado di fornire ulteriore sostegno all’economia». Possibile la deduzione delle perdite sui crediti in 5 anni anziché in 18 anni

 

 

 

LE COPERTURE – 3,5 miliardi verranno da tagli alla spesa pubblica 3,2 miliardi grazie alle dismissioni immobiliari, alla rivalutazione dei beni dello Stato e attraverso la rivalutazione del valore delle partecipazioni 1,9 miliardi dalla nuova fiscalità.

 

 

 

PER APPROFONDIMENTI, CONSULTA IL DOSSIER:

 

 

662 – LEGGE DI STABILITA’ 2014 – 2016 (Testo provvisorio)