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Brunetta: INPS, “Più ammalati lunedì? Servono controlli fiscali, norme ci sono”

 

 

“I dati esistono in quanto ho introdotto a suo tempo un certificato di malattia online, elettronico, che fa arrivare all’Inps praticamente in maniera istantanea da quando viene stilato dal mendico il certificato di malattia. Nel passato non esisteva tutto questo, esistevano le raccomandate e sappiamo come finiscono le raccomandate nel nostro Paese”.

Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, a “La telefonata di Maurizio Belpietro”, su Canale 5, commentando i dati Inps sul boom di malattie dopo il fine settimana.

“Quindi oggi possiamo parlare di differenza tra pubblico e privato, tra dati mensili, annuali, stagionali e così via perché ci sono questi numeri che vengono da questa grande innovazione che fu introdotta durante il governo Berlusconi, del certificato di malattia online. Avevamo già la consapevolezza del lunedì e anche del venerdì per la verità, vale a dire dei due giorni legati al fine settimana”.

“Il problema è uno e uno solo: i controlli fiscali. Perché se ci fossero i controlli fiscali efficienti non ci sarebbe questo fenomeno deviante per l’economia italiana, tanto nel settore pubblico, soprattutto, ma anche nel settore privato”.

“Le sanzioni c’erano, per quanto riguarda il settore pubblico le avevo introdotte io, le aveva introdotte il mio governo. Solo che dalla fine del nostro governo, dal governo Monti in poi, si è fatto come la famosa barzelletta dell’inferno degli italiani: le norme ci sono ma non si applicano. Le sanzioni ci sono ma non si applicano perché c’è stato un affievolimento dell’impegno politico, burocratico e amministrativo nell’applicare le norme”.

“Invece questo è un fatto fondamentale per i cittadini, non tanto per questo o quel governo. Perché se si assentano il lunedì i dipendenti pubblici vuol dire che abbiamo meno infermieri negli ospedali, meno insegnanti a scuola, meno burocrati negli uffici per fare i certificati, abbiamo meno poliziotti, abbiamo meno servizi per la povera gente”, ha sottolineato Brunetta.