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Brunetta: Legge di Stabilità, “Padoan immorale, si nasconde dietro ai fatti di Parigi”

 

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“Lo sapeva pure Padoan, prima di presentare la Nota di aggiornamento al Def di settembre e la Legge di stabilità il 15 ottobre, che sull’andamento dell’economia italiana avrebbe influito ‘anche un rallentamento delle economie di altri Paesi, cominciato ben prima degli attentati’ di Parigi. E nonostante questo ha impostato la Legge di stabilità tutta in deficit, ad accompagnare una ripresa che sapeva non ci sarebbe stata. Lo ha fatto perché glielo ha imposto Renzi, lo ha fatto per opportunismo. E ha continuato a inserire misure disgustose anche negli ultimi giorni, come la mancia dei 500 euro ai diciottenni. Gli eventi tragici di Parigi non c’entrano nulla, al massimo aggraveranno la crisi già prevista. Ed è assolutamente immorale e inaccettabile nascondersi oggi dietro i fatti del 13 novembre.

Semplicemente Padoan nell’intervista di questa mattina, ritornato in sè, ancorché solo per poco, ha voluto cogliere la palla al balzo per preparare gli italiani al peggio. Se pure la Tasi verrà cancellata con la Legge di stabilità, probabilmente in primavera, dopo il giudizio della Commissione Ue, dovrà essere reintrodotta. O comunque il governo dovrà inventarsi nuovi balzelli per far tornare i conti. È questo il senso di quel ‘se non arriverà la flessibilità Ue ci adegueremo’ affidato alle pagine del Corriere della sera.

Se da un lato Padoan responsabilmente inizia a pensare a una manovra correttiva, divenuta necessaria dopo le critiche dell’Europa e dato l’andamento della congiuntura internazionale, di cui non si era tenuto debito conto nello scrivere la Legge di stabilità, dall’altro, invece, Renzi l’irresponsabile non vuol saperne. Si ostina a non voler considerare scenari negativi, ancorché realistici, e continua nonostante tutto e nonostante tutti a illudere gli italiani. Immaginiamo la telefonata al vetriolo e la furibonda reprimenda che ha fatto al ministro Padoan, che ha osato cominciare a dire la verità contro il volere del premier. E il ministro, poveretto, si è subito riallineato, con apposita precisazione: ‘al momento non abbiamo elementi concreti che ci inducano a rivedere lo 0,9%’.

Padoan mente sapendo di mentire. La verità non è di casa in questo disgraziato governo Renzi”.