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Brunetta: PIL, “Padoan adesso conferma +0,9%, ma chi vuole prendere in giro?”

 

 

“Padoan in confusione mentale: adesso ci dice, pensando di far fessi gli allocchi, che la crescita reale del Pil italiano per il 2015 è confermata a +0,9%. Cosa tutta da verificare, senza considerare il fatto che ai fini del rispetto dei parametri europei, tanto in termini di crescita quanto in termini di rapporto deficit/Pil e debito/Pil, non conta l’andamento del Pil reale, ma il nominale, vale a dire il dato reale di crescita del Pil più l’inflazione.

E l’inflazione a fine 2015 sarà pari a zero o minore di zero, e non in aumento dello 0,3% come prevedeva il governo; così come mai l’inflazione, date le condizioni economiche nazionali e internazionali, sarà pari all’1% previsto dal governo nel 2016. Ne deriva che, se pure la crescita reale sarà confermata a +0,9%, cosa di cui in tanti fortemente dubitano, la crescita nominale nel 2015 sarà più bassa di mezzo punto rispetto a quella prevista da Padoan (verosimilmente sarà +0,7% invece dell’1,2% contenuto nella Nota di aggiornamento al Def) e nel 2016 di almeno un altro punto percentuale. Con tutto quel che ne conseguirà in negativo per la credibilità dei nostri conti pubblici.

Chi vuole prendere in giro Padoan, giocando così sui fondamentali dell’economia e sulle regole europee? La smetta di imbrogliare gli italiani. Non è serio. Forse ci riesce con il presidente del Consiglio Renzi, ma non ci riesce con noi.

P.S. Nella speranza che adesso trovi un po’ di tempo per leggerci. Tanto siamo sicuri che in Europa di tempo ne hanno”.