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Brunetta: Legge di stabilità, “E’ fallimentare sotto tutti i punti di vista, complimenti a Letta e Alfano”

 

LETTA ALFANO

 

 

“Lo ha ammesso anche il presidente del Consiglio, Enrico Letta: questa Legge di stabilità, così com’è, ancora non va. Quando il testo è uscito dal Consiglio dei ministri, lo scorso 15 ottobre, si sperava che il Senato lo migliorasse. Oggi il testo esce dal Senato per passare all’analisi della Camera e si spera nei miglioramenti che verranno apportati da questo ramo del Parlamento. Come si usa dire, e visto com’è andata al Senato, chi di speranza vive disperato muore.

Cosa ci si aspetta ancora da un governo che toglie ai pensionati, che hanno lavorato tutta una vita, per dare agli sfaccendati, ai fannulloni, a chi non ha mai lavorato né ha intenzione di farlo?

 

Cosa ci si aspetta ancora da un governo che fa finta di rivedere il sistema della tassazione sulla casa, dichiarando l’obiettivo di ridurre la pressione fiscale sugli immobili, e invece introduce una vera e propria patrimoniale? Da un governo che per introdurre qualche misera e inutile detrazione sulle nuove imposte taglia il fondo che nella Legge di stabilità dello scorso anno era stato istituito proprio per la riduzione della pressione fiscale su famiglie e imprese? Una contraddizione in termini.

 

Cosa ci si aspetta ancora da un governo che davanti al presidente francese, François Hollande, dichiara l’importanza strategica della Tav Torino-Lione, ma taglia i finanziamenti ad essa destinati a partire dal 2015?

 

Cosa ci si aspetta ancora da un governo che usa le poche risorse disponibili del bilancio dello Stato per i lavoratori socialmente utili della regione Calabria? A parte il carattere di sussidio della norma, assolutamente non condivisibile, perché, poi, solo quelli della regione Calabria?

 

Questo nel merito. Ma si pone anche una questione di metodo: il maxiemendamento approvato dal Senato è tutto contenuto in un testo che presenta parti mancanti, vuote, evidenziate, cancellate e tabelle non complete (il testo è pubblico sul sito internet del Senato: chiunque può controllare). E infine, che è stato degli inviti che nelle scorse legislature i presidenti di Camera e Senato avevano rivolto ai governi affinché ponessero la questione di fiducia solo su testi delle Commissioni ovvero su maxi-emendamenti che non introducessero temi nuovi rispetto a quelli trattati dalle Commissioni stesse?

 

In sintesi: una Legge di stabilità fallimentare sotto tutti i punti di vista. Complimenti Letta, complimenti Alfano”.